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Troppi Talk politici, in calo l'interesse (Il Sole 24 Ore)

Creato il 26 settembre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
Troppi Talk politici, in calo l'interesse (Il Sole 24 Ore) L'inizio della stagione televisiva 2013-2014 è al momento caratterizzato dalla moltiplicazione dei Talk Show. Soprattutto quelli dedicati alla politica, al dibattito tra partiti, in qualche caso al controllato ritorno alla piazza, una piazza pronta al ricorso allo stereotipo di moda, alle affermazioni mediali e popolari più ricorrenti. Argomenti di piazza molto simili agli stereotipi utilizzati dalle e dagli esponenti politici nei loro interventi, ma con linguaggio meno diretto. Un gioco di ruolo praticato all'interno di schemi orientati più ad alzare i toni che soddisfare la necessità di essere informati. Il vecchio motto "i fatti separati dalle opinioni", che pure mostra i propri limiti nella selezione dei "fatti", non viene molto praticato, spesso i pubblici televisivi si trovano quindi di fronte alle opinioni senza avere esatta consapevolezza dei fatti. Essere bene informati è propedeutico alla possibilità di prendere le decisioni più corrette, ma raramente poteri e media sono disposti ad informare, al punto che gli studiosi parlano di "strategia del segreto" a proposito della disponibilità a condividere informazioni da parte di chi esercita il potere. La tensione politica si snoda in televisione più all'insegna delle opinioni che dei fatti, implicitamente dati per noti o brevemente narrati o ricostruiti ad hoc.
Le reti generaliste hanno offerto nei primi 24 giorni di settembre, 210 ore di trasmissione dedicate ai Talk Show a contenuto politico, e devono ancora iniziare Radio Belva, annunciato per il 2 ottobre, e Servizio Pubblico. L'ascolto medio dell'insieme dei programmi del genere attualmente in onda è di 1,1 milioni di persone per una quota d'ascolto del 6,4%. A seguire almeno una delle 83 uscite settembrine dei Talk Show politici sono stati 39.848.638 individui, costoro hanno seguito circa cinquanta ore, il 25,6% delle 210 ore di emissione. Tanta offerta è certo dovuta al coinvolgimento diretto del medium televisione con la politica, ma anche al basso costo di realizzazione dei programmi. I pubblici non stanno però rispondendo all'offerta con altrettanto entusiasmo.
I programmi che abbiano valori confrontabili con quelli della scorsa stagione sono in calo, a parte i due di access prime time, Quinta Colonna e Otto e Mezzo, che riescono a pareggiare i conti, anche con la media della rete che li trasmette, rispettivamente Rete 4 e La7. Il programma più distante dalla media di rete è Matrix con un saldo negativo di otto punti di share su quanto prodotto da Canale 5 nel giorno medio commerciale (07:00-02:00), mentre è Ballarò la trasmissione che realizza la miglior performance (+7,3 punti) rispetto a quanto prodotto dalla terza rete Rai. Ballarò, in onda in prima serata, è anche il programma che guida la classifica, unico a generare ascolti superiori ai tre milioni.
A dedicare il loro tempo ai Talk Show politici sono più gli uomini che le donne; gli unici a registrare valori più alti su questo genere sono persone con età superiore ai 55 anni (+8,2%), chi ha frequentato l'Università (+7,3%), i benestanti (+13%) e i pensionati il cui peso sul genere è superiore del 15% rispetto al proprio peso sul resto dell'offerta televisiva.
Francesco Siliato per "Il Sole 24 Ore"

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