di Silvia Padrini
Photo by Jon Matthies
Alanya è una cittadina a metà strada tra Antalya e Mersin, adagiata sulla costa meridionale della Turchia. Arrivarci in automobile dai tre punti cardinali dotati di viabilità terrestre significa aver attraversato paesaggi in cui la presenza dell’uomo è scarsa, se non inesistente. Per chilometri si viaggia su strette strade costiere o tortuose strade di montagna, percorse prevalentemente da camion carichi di Coca Cola. La civiltà si può incontrare nei villaggi rurali, nei paesi che paiono sorti intorno a un autogrill in stile “Arizona” oppure in piccoli agglomerati urbani piuttosto anonimi. Tutti questi luoghi hanno una cosa in comune: la totale assenza di turismo. Non è certo come l’italica costa Adriatica dove la vocazione si intuisce ad ogni chilometro. Tuttavia, in prossimità di Alanya si iniziano a scorgere dapprima inspiegabili (ancora per poco) buchi nelle montagne, subito dopo grandi cantieri affollati di gru che svettano nel cielo e, man mano che ci si avvicina alla città, nuovissimi alberghi mastodontici presumibilmente dotati -da soli- della stessa quantità di servizi che può offrire una città come Biella. A quel punto è chiaro dove sono diretti i camion carichi di bevanda frizzante.