Quando si lavora bene, le cose prima o poi pagano. La Juventus sembra non aver sbagliato nemmeno una mossa da quando, lo ricorderete meglio di me, ha deciso di affidare la panchina ad Antonio Conte nel 2011.
Da lì, 3 scudetti di fila. Sembrava davvero impossibile fare di meglio nel momento del travagliato addio all'attuale tecnico azzurro. La scelta di Max Allegri è stata criticata, discussa, a volte derisa. Sono sempre stato convinto del valore del tecnico, ero certo la dirigenza bianconero avesse pescato dal cilindro il nome più adatto tra quelli disponibili sulla piazza.
Non credevo, però, la stagione della Juventus potesse arrivare a luccicare fino a questo punto. A "95 minuti dalla finale" (giusto per citare le parole in conferenza stampa di Allegri) la Juve ha altri 11 milioni di buoni motivi - 3,7 milioni del botteghino, 6,5 certi del premio UEFA e 0,7 del market pool - per centrare la finale di Berlino. L'ultima, risale al 2003, contro il Milan di Ancelotti.
Real Madrid-Juventus è una partita che ha mille storie da raccontare, centinaia di statistiche e curiosità da rivelare. La prima sfida in assoluto tra i due club risale addirittura al 14 febbraio del 1962, quella sfida se l'aggiudicarono le merengues. Come le altre 21 partite casalinghe, su 29, disputate contro club italiani; soli due pareggi. Il confronto stagionale diventa ancora più interessante, perché è una storia fatta anche di incroci (Tevez e l'ex compagno C. Ronaldo) e di incontri (Allegri e Ancelotti) nel segno dell'Italia.
Il cammino della Champions League 2014/2015 conta 11 partite a testa, con diverse dinamiche ma un dato comune: 2 sconfitte per parte. Ecco quello che dovete sapere su Real Madrid-Juventus (dal 1962 a oggi). L'infografica che vi propongo è stata realizzata da Gazzabet e l'ho trovata davvero molto interessante.
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