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#ufficioincasa: idee per un freelance organizzato

Creato il 01 giugno 2012 da Kalaris @EssereFreelance
Alcuni l’ufficio ce l’hanno in testa, ma per la maggior parte di noi ufficio e casa sono la stessa cosa, nel bene e nel male, finché un lavoro alle dipendenze non ci separi. Insomma abbiamo fatto qualche promessa al nostro #ufficioincasa e cerchiamo di rispettarci nella salute e nella malattia. Sì è proprio un matrimonio non trovi?Il problema è sempre lo stesso: il matrimonio perché funzioni richiede impegno, ma al freelance dai una mano, e si prende un braccio. Hai presente quando apri un pacco di patatine e ad ogni scrocchiante delizia dici “adesso basta”, ma poi basta arriva solo alla fine del pacco? Ecco delle volte ci facciamo prendere la mano, iniziamo a far confusione fra quella che è vita privata (casa) e quella che è vita professionale (ufficio) e viviamo periodi più o meno lunghi di caos mentale e reale con ufficietti che pare siano implosi e case giungla abitate da creature in pigiama che si nutrono di parole e video.Il fatto è abbastanza semplice da spiegare! Organizzarsi è difficile, e scindere fra lavoro e vita vera non è da tutti. Non sarà che dopo tanti sacrifici tu stia desiderando un ufficio lontano da casa? Sia mai! A tutto c’è una soluzione, il segreto sta nella pianificazione, parola di donna post-it/moleskine. Freelance e faccende di casaNon fraintendermi, non diventerà mai piacevole svolgere le faccende domestiche, ma se ben organizzata/o almeno riuscirai ad ottimizzare il tempo. Il mio metodo è estremamente semplice: ho scritto in un bel foglio bianco tutte le faccende che all’interno di una settimana si debbono necessariamente svolgere. Stirare, lavare per terra, sistemare la terrazza, spolverare, pulire il bagno, riordinare lo studio (manca appositamente pulire le finestre, perché per la sottoscritta si tratta di un evento non certo settimanale). Poi mi sono procurata una lavagnetta, ci ho pucciato 5 post it, li ho nominati con i giorni della settimana (quelli lavorativi) e ho diviso i compiti giorno per giorno. Seguo questo programmino settimanale da mesi oramai, e mi pare infallibile. Ovviamente per non prenderlo a noia di tanto in tanto cambio l’ordine degli addendi, ma il risultato te lo assicuro, non cambia.Ovviamente in lista non ho messo le incombenze quotidiane: rifare il letto, tappare il tubetto di dentifricio che tuo marito chissà come lascia sempre aperto, riordinare il divano, habitat maschile per eccellenza, sistemare le mille paia di scarpe del tuo consorte che più che un uomo sembra un mille piedi che porta il 46, e dolcis in fundo, trovare una sistemazione per quella meravigliosa sacca da calcetto che, nei miei sogni più intimi, viene buttata per sbaglio. Queste sono faccenducole che si impara a svolgere in automatico, d’altronde o cambi compagno o le fai senza pensarci (non me ne volere se sei un freelance con il fiocchetto azzurro, a ciascuno le proprie abitudini).Se ami le sorprese potresti assemblare la boccia per la pesca fortunata settimanale. La riempi con bigliettini contenenti le faccende da svolgere e ogni giorno ne peschi una… con me non ha funzionato, ma magari tu sarai più fortunata/o.Potresti anche pensare alla soluzione improvvisazione: quel che ti pare ci sia da fare in casa, lo fai… non ha funzionato nemmeno questa con me. Fingevo di non vedere! Freelance e orariC’è stato un tempo in cui mamma mi preparava pranzo e cena, poi sono diventata grande e mi sono trasferita e ho capito presto che un freelance che ha un #ufficioincasa deve imporsi degli orari di apertura e chiusura. Diversamente si rischia di lavorare più di quanto si farebbe alle dipendenze. Ti dico fin da subito che rispettare gli orari di chiusura è difficilissimo, anche perché siamo uno strano caso di lavoratori innamorati della nostra professione, ma è indispensabile.Tanto per cominciare staccare ti aiuta a rigenerare le idee e dar respiro agli occhi, e poi non potrai mangiare toast e pizzette per tutta la vita. Ovviamente no, mangiare davanti al computer non va bene per niente, anche se ci piace tantissimo farlo.Freelance VS non FreelanceNoi, con i nostri pigiamini indossati fino a pomeriggio inoltrato siamo comunque degli esseri sociali, non te lo dimenticare. Per dirla semplice dato che non esci per andare in ufficio e non vedi ogni giorno colleghi più o meno simpatici, sarà il caso che non ti dimentichi di organizzare un incontro, anche rapido, con amici durante le tue giornate lavorative. Forse non ci crederai, ma anche tu hai bisogno di parlare con qualcuno, e poi, te lo assicuro, starai meglio e lavorerai con più entusiasmo.Il telefono può aiutare, ma il contatto face to face è decisamente meglio. Personalmente trasformo almeno due giorni a settimana, per due orette circa, il mio ufficietto freelance in un angolo caffe lance: due chiacchiere non hanno mai ucciso nessuno, specie se condivise con la persona giusta.Inoltre quando rientra il tuo compagno/a staccati con la forza dal lavoro, non fare come me che lo saluto digitando ancora parole sulla tastiera. Da freelance a freelance: consigli spicciAnche se non devi uscire per andare nel tuo ufficietto in centro, niente ti vieta di toglierti il pigiama e renderti presentabile. Magari non metterti i tacchi e camicette che ti strizzano, ma una dignitosa canadese o un pantalone comodo potrebbero fare la differenza, insieme con una pettinata ai capelli.In questo caso predico bene e razzolo male, malissimo, ma vincerò la dipendenza da pigiama.Detto questo ti auguro di trascorrere un buon week end lontano dal tuo #ufficioincasa. Molto meglio il mare!Naturalmente se hai qualche consiglio in aggiunta, condividilo, ma che te lo dico a fare, oramai lo sai!@EssereFreelance {lang: ‘it’}

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