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Ultimo Dialogo di Vita Intensa

Creato il 09 aprile 2011 da Dylandave

Ultimo Dialogo di Vita Intensa

- La Fine è il Mio Inizio – 2011 - ♥♥♥ -

di

Jo Baier

Prima di iniziare, vorrei ricordare che Jo Baier è un regista tedesco e questo film biografico, pur avendo all’ interno del cast due straordinari attori come Bruno Ganz ed Elio Germano, è una produzione italo-tedesca. E lo si vede, perchè altrimenti, da soli, noi italiani ne avremmo sicuramente fatto una fiction televisiva. Abitudine ormai divenuta consona nel nostro paese quando si vuol trattare una biografia. Per essere precisi non si tratta di una vera e propria biografia ma di un dialogo, l’ ultimo, di un padre con un figlio. Un dialogo che intende essere un testamento di vita, un insegnamento, ma più semplicemente un atto di condivisione e conoscenza del proprio percorso e delle proprie esperienze di vita. Viene subito da dire che non era facile, con un solo film, riuscire ad estrapolare l’ intensità di un racconto di vita che Tiziano Terzani decide di narrare al figlio prima di morire. Era quindi difficile riuscire a fare un’ attenta scelta dei dialoghi che più riuscissero a trasmettere allo spettatore lo spirito di un giornalista che ha vissuto la guerra in Vietnam e la fine del regime comunista sovietico, e diventato infine soltanto un uomo alla ricerca della sua spiritualità interiore. La sceneggiatura del film è infatti costruita quasi interamente sui dialoghi che cercano per quanto più possibile di restare quelli delle registrazioni originali del figlio Folco Terzani. Non vi è quindi nessuna enfatizzazione della narrazione, che poteva essere apportata da flashback sulla vita dell’ uomo Terzani, ma il regista e lo sceneggiatore Ulrich Limmer si limitano a voler trasmettere lo spirito di quell’ uomo che divenne Anam, il senza nome. A metà tra una narrazione obiettiva dei fatti e quella che invece ci mette pareri personali, il personaggio di Tiziano Terzani, interpretato da un perfetto (nel dolore, quanto nell’ intensità del messaggio) Bruno Ganz, riesce ad imprimere negli occhi e nel cuore dello spettatore un racconto complesso che nella narrazione del libro risultava essere evocativo di immagini e sentimenti di vita. Bruno Ganz è in definitiva capace di donare al suo personaggio quel giusto equilibrio di una persona che non era assolutamente un santone new age o un buonista, ma soltanto un essere umano alla ricerca di sè stesso e dei grandi quesiti esistenziali dell’ essere umano. E’ quindi un film evocativo questo La fine è il mio Inizio che sceglie di dare meno valore alla potenza delle immagini e molto più a quella dei dialoghi, caratteristica che cinematograficamente parlando, e non solo, sembra stiamo perdendo sempre di più, soprattutto in Italia. Anche Elio Germano, con la naturalezza che ormai gli è consona, restituisce credibilità e sincerità, al personaggio di Folco, un figlio in ascolto di un padre  tanto diverso ma al tempo stesso tanto uguale a lui, della quale vita è stato spettatore silente per più di trent’ anni. E’ quindi la semplicità della narrazione che più colpisce nella mano registica di Baier. Una semplicità in grado di cogliere anche la conflittualità tra padre e figlio attraverso l’ impetuosità di alcune parole sentite, senza eccedere, senza enfatizzare, ma restando solamente autentici. Se ci si aspetta da questo film l’ epopea di una vita vissuta al massimo, la maestosità delle immagini è meglio non apprestarsi a vedere questo film. Ma se invece si deciderà di prestare orecchio ai dialoghi, mettendosi in contatto con la propria personale capacità di immaginare con la propria mente tutto quello che c’è dietro ad esse, sarà difficile non restare coinvolti da La Fine è il mio Inizio. Perchè infondo ci riguarda tutti da vicino.

Ultimo Dialogo di Vita Intensa

( Ogni essere vivente è dotato di occhi)
Ultimo Dialogo di Vita Intensa
( Inizio di un dialogo finale)

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