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Un Centro centrifugo

Creato il 29 marzo 2014 da Libera E Forte @liberaeforte

Il Centro esiste? Il ‘pulviscolo’ (così Pisicchio, ma non in senso dispregiativo) che lo compone risponde affermativamente, ma dopo aver cancellato dall’ orizzonte politico il ‘terzo polo’, sognato dal trio Casini, Rutelli e Fini. Quelli di Scelta civica, gli ex ora (Popolari) Per l’ Italia, l’ Udc, il Centro democratico, in parte anche il Nuovo centrodestra si sente adesso più ‘centro’ che ‘diversamente berlusconiano’. E in vista delle Europee il puzzle si compone e scompone, con alleanze basate su calcoli di punti percentuali e decimali più che su radici o progetti futuri. Per l’ Europa, le formazioni centriste sceglieranno, ove supereranno lo sbarramento del 4 per cento, o il Ppe o l’Alde, nessuna il Pse, neppure quelle che guardano al Pd di Renzi.

Insomma è un Centro centrifugo quello che si è formato, praticamente nel dopo Monti. “Guardo all’ elettorato cattolico popolare e liberal-democratico”, proclama Tabacci (Centro democratico). “Il centro esiste”, ripete Mario Mauro, ‘popolare’ per l’ Italia e per l’Europa (Ppe, con o senza Forza Italia). Olivero parla di start-up per un “grande partito popolare”. Così Dellai, che delimita la nuova Margherita con un confine “invalicabile a destra”, ma tentenna sui rapporti con Casini. La Binetti arriva a sognare una casa comune europea, così per lei “anche le differenze apparentemente più evidenti si riducono a meri dettagli”….Lista civica dirà il 12 aprile a Milano “chi sta con noi”. Senza un progetto comune, un programma basato su radici popolari e liberali, una leadership riconoscibile, questo ‘pulviscolo’ non avrà consistenza e non potrà fare molta strada. Una debole quarta forza, centrista per caso. A meno che…

Gian Paolo Vitale


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