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Un elleboro fa primavera

Creato il 03 aprile 2013 da Giardinometropolitano

UN ELLEBORO FA PRIMAVERA
Ieri in un momento di pausa dalla mia nuova attività di mamma (sveglia-pannolino-pappa-pianto-nanna, più o meno la routine è questa :-) ), ho fatto un giretto in giardino ad ammirare i primi segni di primavera in corso. Anche se il tempo davvero mi sta facendo impazzire....si decide a venire il caldo o no??? Così magari posso far conoscere al piccolo Tommaso il suo Giardino Metropolitano! Uffa!
UN ELLEBORO FA PRIMAVERAComunque, un primo forte segno di primavera me l'hanno dato i miei tre Ellebori, che per quanto siano sempreverdi e siano già in fiore da un pò, in questo momento rallegrano il giardino con una grande quantità di fiori.
L'Elleboro, Helleborus in "botanichese", è una pianta forse non molto nota e non molto utilizzata, ma dal mio punto di vista davvero ideale per una esposizione semi-ombreggiata (o come la mia completamente in ombra) e quando si desidera avere una pianta sempreverde che fiorisca molto precocemente.
Le due specie di Elleboro principali sono l'Helleborus Niger e l'Helleborus Orientalis. Il primo ha il fiore bianco ed è caratterizzato da una fioritura precocissima, intorno al mese di dicembre, motivo per cui viene detto anche "Rosa di Natale". L'altra specie, l'Helleborus Orientalis, fiorisce un pochino più tardi, intorno al mese di febbraio, e il fiore può essere rosa, porpora,  bianco, giallo, crema. Per entrambe le specie, i fiori hanno una buona durata, almeno di circa due mesetti...altra caratteristica direi molto interessante! In giardino io coltivo tre specie di Helleborus Orientalis, due bianchi e uno rosa, quello che ho sperimentato coltivandoli è la loro estrema rusticità e resistenza al freddo. Quest'anno sono stati diversi giorni sotto la neve e da come stanno fiorendo hanno dimostrato che davvero non patiscono affatto! Anche dal punto di vista della cura sono piante molto poco esigenti, come dicevo prima stanno bene in ombra o mezz'ombra (il sole pieno lo patiscono un pò..) e non amano i ristagni di acqua, quindi bagnate con moderazione. Le piante vanno poi ripulite a fine inverno dalle foglie secche  in modo da favorirne lo sviluppo di nuove. La loro rusticità consente di coltivarli anche in situazioni un pò più "estreme", come ad esempio su un balcone in montagna. Unica cosa che ho riscontrato, proponendoli ad un'amica che ha proprio una casa in montagna, è che se li si acquista magari in tarda primavera quando hanno finito la fioritura non hanno un aspetto propriamente "invitante". Questo perchè il loro apparato fogliare è costituito da foglie piuttosto spesse, ruvide e non estremamente fitte finchè la pianta non raggiunge un buono sviluppo, di conseguenza è possibile che sul momento non vi sembrino il massimo...vi assicuro però che quando il prossimo inverno uscirete sul vostro balcone e li vedrete fioriti, sarete ripagati totalmente della scelta fatta!
UN ELLEBORO FA PRIMAVERA

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