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Un orto africano al salone del gusto

Creato il 26 ottobre 2012 da Rossellagrenci

UN ORTO AFRICANO AL SALONE DEL GUSTO

Ricordate il progetto di Slow Food di Terra Madre, Mille orti in Africa?

Un orto per una comunità è un ritorno alla terra, alla dignità del coltivare il proprio cibo, una garanzia di autosostentamento, attraverso le tecniche e le sementi locali, aveva detto Petrini, intervistato l’anno scorso.

Ora il progetto è diventato realtà ed è stato presentato al Salone del Gusto di Torino in modo del tutto originale e diretto: con un grande orto africano in fiera.

Permettere ai visitatori di vedere le piante, di camminarvi attraverso. Di conoscere la varietà di ortaggi a foglia (in Africa si mangiano le foglie delle patate, delle zucche, dell’amaranto, della manioca…), le erbe medicinali e le piante utili per combattere gli insetti nocivi (come il vetiver). Di osservare da vicino un semenzaio, la consociazione fra due prodotti, i sistemi per fertilizzare senza sostanze chimiche; per irrigare a goccia senza attrezzature costose, ma con metodi antichi (come gli orci di terracotta forati) o nuovi (come le bottiglie riciclate appese a un filo); le recinzioni fatte senza reti né cemento, ma con quel che si trova attorno all’orto: rami, foglie di palma, bambù, arbusti spinosi.  

Un grande orto didattico, insomma, allestito all’Oval, nel cuore dell’area espositiva africana. Uno spazio di 400 metri quadrati riempito di terra e attraversato da alcuni sentieri, dove saranno sistemate le piantine, gli alberi da frutta, il semenzaio, la compostiera … l’orto africano rappresenterà tutti i 25 Paesi coinvolti nel progetto, e dunque nessuno di loro nello specifico: raccoglierà prodotti e tecniche che in natura non potrebbero coesistere, per via delle diverse latitudini e delle diverse stagionalità.


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