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Un viaggio & una ricetta

Da Iviaggidelgoloso
UN VIAGGIO & UNA RICETTA

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Panorama di Genova

Oggi per la ribrica "Un Viaggio & Una Ricetta" vi presentiamo Genova e la sua Cima ...La Cima, detta anche il "Re dei piatti freddi" è una pietanza fantastica, poco conosciuta fuori dalla Liguria, ma possiamo assicurarvi che è di una bontà assoluta ....
IL VIAGGIO ...
Genova la Superba ....
Genova non è solo l’ Acquario,anche se splendido e famoso ormai in tutto il mondo, ma una città ricca distoria, cultura e denominata non a caso la Superba, gloriosa e valente repubblicamarinara di un tempo….

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La fontana di piazza De Ferrari

Proveremo  a consigliarvi un percorso di visita partendoda Piazza De Ferrari, (il luogo di incontro per i genovesi) e scendendo per Via S.Lorenzo, potrete ammirare il Palazzo Ducale e la cattedrale di S. Lorenzo. Proseguendonell’omonima via arriveverete in Sottoripa, dove da qualche tempo sononuovamente riaperte alcune friggitorie come nei tempi passati, e continuando vitroverete nella zona del Porto Antico, dove sono ubicati il Bigo, l’Acquario eil Museo del mare.

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Palazzo ducale

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Cattedrale di S. Lorenzo


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Palazzo S.Giorgio

Non dimenticatevi palazzo San Giorgio,meravigliosamente ristrutturato e visitabile all’interno, ve lo ritroveretedavanti giungendo in fondo a Via S.Lorenzo.I “caruggi” le viuzze del centro storico, sonoparticolarmante affascinanti, con la maggior parte dei palazzi risalenti al‘500 e ‘600 dove ancora oggi si possono trovare meravigliosi affreschi. Le vieche vi consigliamo sono Via S.Luca e Via Luccoli, ove potreste trovare ancoraantichi e storici negozi.Giungendo in cima a Via Luccoli vitroverete in piazza Fontane Marose e da li, dirigendovi verso sinistrapercorrendo la piazza, arriverete in una delle vie più belle come interessestorico: Via Garibaldi.

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Scorcio di Via Garibaldi

Via Garibaldi è la via dove ha sede il Comunee vi sono i palazzi più antichi e prestigiosi della città. Tornando in PiazzaFontane Marose percorrendo Via xxv Aprile, sarete nuovamente in Piazza DeFerrari, davanti al teatro Carlo Felice e all’imboccatura della principale viadello shopping genovese, Via xx Settembre. Prima di avviarvi verso i negozi di Viaxx, non perdetevi Via Roma e Galleria Mazzini, subito dietro il teatro Carlo Felice.

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Teatro Carlo Felice

Vi sono innumerevoli tour guidati chevi potranno far scoprire la città, e nei prossimi post se vi sarà l’occasionevi parleremo ancora della nostra città, ma prima di lasciare Genova, seriuscite ovviamente, non perdetevi l’Acquario, il Museo del mare e un visitaalla Lanterna che da alcuni anni è stata aperta al pubblico in determinatiorari.

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Lanterna di Genova

Porta Soprana, l’antico principaleaccesso della città, e la casa di Cristoforo Colombo, meritano una visitaentrambe, il panorama che ammireretedalle torri di Porta Soprana vale la pena la scalinata che dovrete percorrere.

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Porta Soprana

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Casa di Colombo

Infine, se vorrete ammirare la cittàdall’alto, il suggerimento che vi diamo è di raggiungere Spianata Castelletto,vi è un ascensore storico in Piazza Portello subito dietro Piazza FontaneMarose, che vi porta direttamente sulla Spianata, da lassù potrete ammirareGenova dall’alto, con una vista dei tetti del centro storico davverosuggestiva.

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Panorama da Spianata Castelletto

Passeggiando per le vie del centrosentirete spesso il profumo della focaccia provenire dai vari panifici, nonperdete l’occasione di assaggiarla, poi gastronomicamente parlando avretel’imbarazzo della scelta, trofie o trenette al pesto, i ripieni, zucchini,cipolle, peperoni, i pansoti o i ravioli con la salsa di noci e pesce, tantopesce, cucinato in tutti i modi ….Se arrivate in treno le stazioni sonoBrignole e Principe, in auto, i parcheggi principali sono in Piazza dellaVittoria e nella zona vicino al teatro Carlo Felice.
per ulteriori info  http://www.genova-turismo.it/spip.php?article164
LA RICETTA
CIMA GENOVESE
Ore di piatti frèidi, a çimma pinn-a (Il re dei piatti freddi, la cima ripiena).Questol’aggettivo più usato dai nostri nonni genovesi per descrivere la cima quandodurante le festività  pasquali, venivapreparata con un rituale che spesso coinvolgeva tutta la casa.
Unpiatto della nostra tradizione che rievoca in noi sempre dolci ricordi …
Untegame sul fuoco con carne, piselli, prezzemolo e aglio, sfrigolando emanava iprimi profumi che espandendosi nell’aria, invadevano la cucina ingolosendo noibambini che stupiti, guardavamo la nonna cucire la pancia di vitello lasciandoaperto un occhiello  da cui sarebbepassato il ripieno per riempirla.
Poila magia di vederla gonfiare mentre bolliva per quasi due ore, fino a quandouna volta cotta, veniva lasciata raffreddare sotto due piatti con sopra un pesoche la nonna poneva abilmente per farla ben compattare …
Ancoraoggi quando la prepariamo, oltre ad apprezzare la bontà del piatto che spessopiace anche a chi non gradisce molto la carne, ricordiamo con tenerezza leemozioni di quei bimbi che gironzolavano in cucina aspettando di gustare il redei piatti freddi … 
LaCima genovese !!! ( A çimma pinn-a)
  Cima genovese
Ingredienti:Per la cima:
800gr. di pancia di vitello
300gr. di carne di vitello a tocchetti
100gr. i piselli sgranati
70 gr.di parmigiano grattugiato
3 uova
1spicchio d’aglio
prezzemolo
sale
Per il brodo:3litri d’acqua
1costa di sedano
1carota
1cipolla
sale
Preparazione:Mettiamoa cuocere la carne a tocchetti insieme a un trito di prezzemolo e aglio in untegamino con dell’olio, allo stesso modo in un altro tegamino cuociamo ipiselli, saliamo e lasciamo raffreddare.
Sbattiamole uova uniamo il parmigiano grattugiato, i piselli e la carne che abbiamocotto, tritata a pezzetti sul tagliere, aggiustiamo di sale e amalgamiamo beneil tutto.
Prendiamola pancia di vitello, e se non l’ha già preparata il macellaio, cuciamo moltobene i bordi, affinchè il ripieno non scappi via durante la cottura, lasciandoscucito solo l’ultimo pezzo per poterla riempire con il ripieno ottenuto.
Aiutandocicon un cucchiaio riempiremo la cima e infine cuciremo l’ultimo pezzo dellasacca rimasto aperto. Mettiamo al fuoco l’acqua con il sedano, la cipolla, lacarota e un po’ di sale e appena intiepidisce adagiamo la cima e lasciamocuocere a fuoco moderato circa due ore.
Trascorsoil tempo, aiutandoci con una ramina solleviamo la cima dal brodo di cottura ela mettiamo tra due piatti, mettendo un peso sopra per far si che si compattiraffreddando.
Serviamola cima fredda, tagliata a fettine accompagnando con insalata.
UN VIAGGIO & UNA RICETTA


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