Una canzone da orsi

Una canzone da orsi
di Benjamin Chaud
Franco Cosimo Panini – p.26 – e.14,50

E va bene. Lo so che lo avete già detto tutti. Ma voglio dirlo anche io.
Una canzone da orsi è veramente un bel libro.
E lo so che è come dire che il sole scalda e che la cioccolata calda è buona quando fuori il mondo frigge di pioggia, ma vorrei unirmi alla maggioranza di persone che lo hanno detto, per ripeterlo ancora a chi non lo ha mai fatto.
Mi sono convinta che fosse un bel libro a pagina 18, quando la gente fugge dal teatro e a uno scappa la scarpa. Mi è sembrato esilarante. Nel caos dei meravigliosi disegni di Chaud, il pedalino che sporge in un teatro dell’opera è una magnifica operazione di comicità.
La storia semplice di un papà orso che cerca il proprio orsetto in un marasma di persone e cose e abitanti del bosco, è arricchita con una tale sapienza di tratto da lasciare divertiti oltre che meravigliati da tanta ricchezza.
Perchè, se è vero che le ricerche ci piacciono a partire da “Trova le differenze” o “Cosa manca?” della settimana enigmistica passando per Richiard Scarry a Dove è Willy? a mille altri esempi di disegni mirabili e minuziosi, questa ricerca dell’orsetto fra le tavole di Chaud si arricchisce di una narrazione di personalità, storie, vite, elefanti in appartamenti, boscaioli terrorizzati e rocambolesche fughe da lasciare il lettore sazio, ma con la voglia di ricominciare tutto da capo e da capo e da capo, ancora una volta.
Che bel libro. Che bello.