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Una domenica di fuoco (nonostante tutto, grazie pompieri)

Creato il 21 agosto 2011 da Margheritadolcevita @MargheritaDolcevita

Io vivo in un paese in cui a sua volta vive una famiglia di EMERITI COGLIONI IDIOTI STUPIDI TESTA DI MINCHIA TESTA DI CAZZO FACCIA DI MERDA FACCIA DA CULO CRETINI IMBECILLI RINCOGLIONITI DEFICIENTI RIMBAMBITI FIGLI DI TROIA, famiglia che il 21 agosto alle 16 con fuori 38 gradi dà fuoco a un ammasso di sterpaglie per poi rientrare in casa senza curarsene più.

Sterpaglie infuocate che ovviamente hanno invaso il campo dei vicini di sinistra, sono passate al nostro campo e stavano per andare in quello dei vicini di destra (non sono notazioni politiche, ma spaziali).

Quindi Anacleto ha dovuto chiamare in fretta e furia i pompieri, dal momento che la famiglia di cui sopra non si era resa conto di niente.

Pompieri che sono intervenuti prontamente dopo aver tirato non so quanti anatemi e insulti nei confronti della famiglia di cui sopra, assolutamente meritevole di finire sopra quelle cazzo di sterpaglie e di schiattare bruciata. No ma ci rendiamo conto di quanta gente ha i fonzies al posto del cervello? Ma che grandissime testa di minchia bisogna essere per dare fuoco a un ammasso di sterpaglie in una delle giornate più calde degli ultimi anni? Madonna santa, se li vedo li appendo al muro, grandissimi idioti. E loro erano tranquilli in casa, non hanno nemmeno sentito le sirene dei vigili del fuoco. Sì, sono arrivati con le sirene. Un’autobotte e una specie di jeep attrezzata con le pompe d’acqua. A sirene spiegate, c’era tutto il paese fuori, quelli non in vacanza.

Io mentre li aspettavo ho rischiato un’insolazione e ho tossito per mezz’ora per via del fumo dall’odore fetido, non so che cazzo ci fosse in quelle cazzo di sterpaglie del cazzo.

Non mi sono nemmeno goduta i pompieri, che alla fine sembravano in gita scolastica, a ridere e mandarsi affanculo a vicenda. Io ho un po’ il mito del pompiere, come forse tutte le donne. Però poi quando hai bisogno non è che stai lì a guardarli molto (anche perchè mentre spegnevano il fuoco io avevo la testa sotto il lavandino per tentare di trovare un po’ di sollievo dal caldo). Li ho guardati bene alla fine, quando ho portato loro delle bottigliette d’acqua. Beh, onestamente, se il mito dei pompieri esiste è sicuramente fondato: erano in sei, il capo un bell’uomo (è quello con cui ho parlato e a cui ho descritto la situazione, per sommi capi ovviamente, ero terrorizzata), gli altri dei bei giovanotti, cioè sì, proprio dei begli uomini. Però appunto una se ha bisogno non se li gode nemmeno. Due pelati, e il pelato tira, due coi capelli, molto carini, uno non l’ho visto perchè è rimasto sull’autobotte, complessivamente non vedevo così tanto testosterone decente dal 2004 durante il viaggio in Australia.

Compaesani di merda, schiattassero su un rogo.



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