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Una fiaba moderna: “Bambina e la fatina computerina” di Virginia Defendi

Creato il 08 settembre 2011 da Lucianopagano

“Bambina e la fatina computerina”
di Virginia Defendi

Virginia Defendi autrice della favola intitolata “Bambina e la fatina computerina” (Onirica Edizioni) è nata a Bollate (Mi), cresciuta ad Arese, e si è laureata nel 2005 in Scienze dell’Educazione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; attualmente lavora presso il Centro di Aggregazione Giovanile del suo paese.

Bambina è la figlia della Coppia Imperiale, così come viene introdotta all’inizio della storia. Bambina, come in ogni favola che si rispetti, è profondamente triste, anziché essere contenta per l’immensa ricchezza e i possedimenti che erediterà un giorno. Perché è triste? Semplice, perché la sua vita è “grigia”; il grigio che circonda Bambina non è un grigio qualsiasi, bensì un colore specifico, “grigio quaranta percento”. C’è un motivo particolare per il quale il grigio è il colore dominante di tutto l’impero, esso è infatti l’Impero di Grigiolandia. A rendere tutto più complicato c’è il fatto che Bambina è rimasta piccola, essendosi fermata a dodici anni nel mondo dei sogni e rifiutandosi di crescere. La sua unica compagnia sembra essere quella del suo vecchio istitutore, di nome Bigio, così anziano da non ricordare nemmeno la lezione che ha impartito alla piccola nel giorno precedente. La fiaba di Virginia Defendi è scorrevole, rivolta a un pubblico di bambini, fa pensare che possa essere letta e meditata anche da un pubblico adulto. Per Bambina, quello che ho appena raccontato, è soltanto l’inizio di un’avventura. Le sue richieste infatti verranno prese in considerazione nel Mondo Fatato, dove Fatine e Maghi la prenderanno a cuore e cercheranno di fare in modo di esaudire i suoi desideri.

Così come accade per le fiabe classiche come “Il principe felice” di Oscar Wilde, dietro al racconto fiabesco si nascondono la poesia e la narrazione del mondo contemporaneo, visto attraverso gli occhi di chi non ha abbandonato la capacità di sognare – tutti gli scrittori dovrebbero coltivare questa condizione – ma soprattutto è intenzionata, nel caso dell’autrice, a dare ai più piccoli gli strumenti e gli stimoli per sognare. Come nella “Storia Infinita” di Michael Ende anche qui è un “Libro incantato” che metterà in contatto due mondi magici. A chi spetterà il compito di aiutare Bambina? Virginia Defendi dà il battesimo a una fata che mancava nel popolo delle fate, La Fatina Computerina. La Fatina Computerina rappresenterà un mondo, quello fatato a confronto con quello tradizionale di “Gigio, scrivano ligio”.

È divertente leggere come l’autrice abbia assegnato al Computer un ruolo positivo, fatato, inaspettato per una fiaba. Computer Magici, Reami Incantati, gnomi, folletti. Sarebbe un peccato rivelare la prosecuzione della favola, anche perché le quarantotto pagine che la compongono scorrono rapide e ti lasciano con il desiderio di leggere altre storie, magari racconti o fiabe della stessa autrice; chissà, può darsi che lei stia lavorando (come racconta nella nota -biografica) a un altro libro e che questo suo esordio sia l’inizio di un percorso più lungo.

E alla fine è bello notare – parlo come lettore cui raramente capita di recensire e scrivere di favole – che proprio grazie a un libro diventa tutto possibile, sia nel mondo delle favole che nel mondo reale, dove una storia come questa rinnova ancora una volta il piacere per la lettura.

​Bambina e la fatina computerina – Virginia Defendi, Onirica Edizioni, 2010, p. 48, €7, 9788896797099

http://www.ibs.it/code/9788896797099/defendi-virginia/bambina-fatina-computerina.html

http://www.bol.it/libri/Bambina-la-fatina-computerina/Virginia-Defendi/ea978889679709/

​http://www.libreriauniversitaria.it/bambina-fatina-computerina-defendi-virginia/libro/9788896797099

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