Magazine Cultura

Una Rosa a Mezzanotte di Anne Stuart

Creato il 29 aprile 2012 da Nasreen @SognandoLeggend

Eccoci al secondo appuntamento con i romance da edicola! Questa volta vi presentiamo una scrittrice che, per le amanti del genere, è conosciutissima ed amatissima:

Anne Stuart

Anne Stuart è nata a Filadelfia, poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, in una famiglia di grande tradizione culturale ed è cresciuta a Princeton, nel New Jersey, in un periodo in cui alle ragazze era ancora precluso l’ingresso alla prestigiosa università.
Sin dalla più tenera età ha dimostrato un’innata predisposizione per la letteratura, tanto che ha iniziato a scrivere racconti d’amore quando ancora frequentava le medie inferiori.

anne stuart

Ventenne, in seguito, si è appassionata al rock and roll e ai romanzi gotici.
Quando la sola lettura non l’ha più pienamente soddisfatta, ha scritto il suo primo romanzo d’atmosfera gotica, intitolato “Barrett’s Hill“.
Attualmente scrive romanzi ricchi di suspense per MIRA, romanzi rosa per Harlequin American Romance e anche romanzi storici.
Anne vive in una proprietà alla periferia di una città settentrionale del Vermont, con l’uomo che è felicemente suo marito da ben venticinque anni, due meravigliosi figli adolescenti (un ragazzo e una ragazza), quattro gatti e uno springer spaniel. 
Grande conoscitrice dell’animo umano, riesce con i suoi libri ad affascinarci sempre per l’accuratezza con la quale dipana l’intricata matassa di sentimenti ed emozioni dei suoi personaggi.
Una delle più importanti saghe che l’hanno resa famosa è quella della famiglia Rohan, della quale sono già stati stampati quattro libri dalla Harlequin Mondadori. 

 

Una Rosa a Mezzanotte di Anne Stuart

Titolo: Una Rosa a Mezzanotte

Autore: Anne Stuart
Serie: #
Edito da: Mondadori – I Romanzi Emozione n° 1 (aprile 2012)
Prezzo: € 5,90
Genere: Adult , Romance, Storico (Inghilterra + Francia, 1790 circa)
Pagine: 355 p.

Una Rosa a Mezzanotte di Anne Stuart

Trama: L’unico obiettivo nella vita dell’incantevole Ghislaine “Gilly” de Lorgny è distruggere Nicholas Blackthorne, il libertino che le ha portato via tutto (la dignità, la ricchezza e i suoi cari) rifiutandosi di prestare aiuto alla sua famiglia nel Terrore della Rivoluzione francese. Ma prima che Gilly riesca a compiere l’agognata vendetta, il farabutto manda all’aria i suoi piani e la rapisce.
In giro per l’Europa per sfuggire alla legge, Nicholas si propone di sedurre Gilly, per poi abbandonarla. Lei lo sa bene, ma ciò che ignora è che a tradirla sarà inaspettatamente il cuore.
Potrà allora la passione guarire le sue ferite? E potrà anche restituire l’onore a una donna e la nobiltà a un mascalzone?

Premi e riconoscimenti della critica:  All About Romance DIK (Desert Isle Keeper)

 Considerazioni e… spunti di riflessione
di Simog55 e Cerridwen

Cerridwen: È risaputo: Anne Stuart, in campo romance, è una garanzia. Una trama intrigante, una scrittura di alta qualità (evidente, in special modo, nelle edizioni originali in inglese), un romanticismo lontano da ogni stereotipo del genere, una vasta gamma di personaggi vividi e affascinanti: sono tutti elementi che caratterizzano i romanzi della pluripremiata autrice statunitense.
Quando, quindi, sono venuta a conoscenza della pubblicazione da parte de la Mondadori di un capolavoro un po’ datato ma assolutamente di meritata fama come “A Rose at Midnight” – la cui prima edizione risale al febbraio del 1993 -, all’interno della rinata collana Emozioni, non ho potuto fare a meno di precipitarmi in edicola, alla ricerca di quello che sapevo sarebbe stato un romanzo intenso e senza alcun dubbio indimenticabile.

Simog55: E’ vero! La Stuart, per tutte noi che amiamo il romance, è una certezza!
Anche questa volta la scrittrice non si smentisce e ci regala una storia tra le più intense che io abbia letto.
Debbo confessare che non mi aspettavo l’alto tasso di drammaticità che ho trovato nella storia di Ghislaine  “Gilly” e Nicholas. Questa non è una storia “buonista” e smielata: è quanto effettivamente sarebbe potuto succedere ad una giovane nobile durante la Rivoluzione Francese.

rivoluzione francese

Il senso di ineluttabilità negli accadimenti, lo sconforto profondo, la disperazione ed i soprusi che Gilly ha dovuto subire e la sua forza d’animo nel riuscire a sopravvivere ad un periodo storico che, non per niente, è stato soprannominato “Il Terrore” mi ha riempita di ammirazione e di tenerezza. Tenerezza perché aveva solo 17 anni, quasi una bambina, ed ha dovuto affrontare tragedie molto più grandi di lei.

Cerridwen: Sono rimasta sorpresa anch’io dall’intensità della storia che mi sono ritrovata a leggere.
Sinceramente, non me l’aspettavo ma non sono affatto delusa, anzi.
Anne Stuart, oltre a dare vita a uno degli eroi più tormentati di sempre questa volta ha anche regalato alle sue lettrici un ritratto – stupendo e di immensa complessità – di una donna che seppur piegata dalle avversità, rifiuta la resa e continua a combattere. Tenace, coraggiosa, umile, forte, altruista, vendicativa, amorevole: Ghislaine è un personaggio difficile da descrivere con poche e semplici parole, perché rappresenta un miscuglio inscindibile di emozioni contrastanti, pregi, contraddizioni e difetti tutti perfettamente umani, tutti perfettamente comprensibili. È un grande personaggio proprio per questo: per la sua umanità.
È Ghislaine la vera regina del romanzo, il carattere indomabile, la lingua affilata, il cuore più forte.
Con questo però non voglio assolutamente sminuire la portata del suo coprotagonista maschile, Nicholas Blackthorne: un libertino impenitente, all’apparenza insensibile ma in realtà soltanto un uomo infelice, afflitto da una atroce solitudine e perseguitato da un’infanzia gelida e priva d’affetti e da una giovinezza priva di punti di riferimento, scandita da errori ingenui, dettati dall’egoismo e dalla vanità.
In lui ho visto qualcosa di Francis Rohan, il famigerato visconte protagonista di “Ruthless“, opera molto successiva della Stuart.

Simog55: In effetti in Nicholas ritroviamo i protagonisti così contraddittori che tanto piacciono alla Stuart.
Uomini disincantati, quasi ripiegati in sé stessi che sono ad un passo dalla morte emotiva. In questo romanzo ci sono moltissimi punti di contatto con Francis, ma anche con tutti gli altri.
Colpisce, in questa storia d’amore così contrastata e violenta, come alla fine vinca la dolcezza: di un bacio, di una carezza, di un sospiro … l’amore che viene liberato dalla forza di uno sguardo!
Come sempre c’è anche un’altra storia d’amore: quella di Ellen e Tony.
Hai notato come si nota la differenza di passo tra le due coppie? Una tutta “inamidata”, l’altra completamente fuori da ogni regola. 
Molto ironico e simpatico il momento dove Ellen elenca, come doti, tutte le caratteristiche di assoluta affidabilità di Tony? Un inno alla non virilità! Buffissimo.

Cerridwen: È vero: sono due coppie decisamente agli opposti.
Un’altra caratteristica dei romanzi della Stuart, che apprezzo molto, è proprio la costruzione e lo sviluppo, anche di un’ottima storia d’amore secondaria fra due personaggi che seppur diversi e a volte, per l’appunto, meno tormentati, non hanno nulla da invidiare a quelli principali.

dama regency
Ellen è la classica “rosa inglese”, molto dolce, molto ingenua, a tratti insicura. È una signora, una nobildonna, rispettosa delle convenzioni, seppure molto spesso con una certa ritrosia, e innamorata da sempre di un uomo che tende a vederla come una sorella da proteggere e rassicurare.
gentiluomo dell'800

Tony, d’altro canto, è un vero gentiluomo inglese: pacifico, controllato, con un sorriso sornione e uno humour pungente. Ovviamente anche il compassato amico di sempre non è affatto insensibile al fascino di Ellen.
La scoperta, lenta e graduale, del sentimento che li lega non è meno coinvolgente di quella che vede avvicinare, pagina dopo pagina, Ghislaine a Nicholas (e soprattutto Nicholas a Ghislaine) decisamente più estrema e capace di inghiottire in una voragine di sentimenti ogni cosa.
Alcune delle scene che vedono in primo piano Nicholas e Ghislaine sono davvero di forte impatto: descritte benissimo ed emozionanti.
In entrambe le storie, l’amore, è sempre presente fin dal principio all’interno delle due coppie ma la noncuranza in un caso, quello di Ellen e Tony, che tende a dare per scontato anche il sentimento più genuino e l’avversità delle circostanze e l’incapacità personale di superare certi limiti (in quello di Ghislaine e Nicholas) ne hanno ritardato la fioritura.

C’è una certa crescita psicologia di tutti e quattro le figure protagoniste in questo romanzo.

Simog55: Hai proprio centrato quello che sempre mi affascina nelle storie della Stuart: l’approfondimento psicologico ed emotivo di tutti i protagonisti. Pensieri, emozioni, sentimenti, azioni sono sempre perfettamente affrontati.
Alla fine del libro conosciamo in modo completo tutte le persone che abbiamo incontrato.Leggiamo perciò dei romance che non sono semplici storie d’amore ma libri che parlano della vita vera, con persone che sorridono e piangono davvero! La Stuart ha veramente questo dono: non essere mai superficiale.

Sono rimasta veramente soddisfatta da questa lettura, oltretutto è un libro autoconclusivo e la cosa mi ha fatto molto piacere.

Cerridwen: Quello che mi ha stupita, inoltre, è stata l’attualità del romanzo che, anche se posto all’interno del panorama del romance moderno popolato da grandi e brillanti autrici e al confronto con altri grandi romanzi “capostipiti” del genere, riesce comunque a conservare una solida posizione.
Questo romanzo non è invecchiato di un minuto e probabilmente ha ancora molto da insegnare.
Non per niente, è un DIK! 

Giudizio Simog55      :  

Una Rosa a Mezzanotte di Anne Stuart

Giudizio Cerridwen  :  

Una Rosa a Mezzanotte di Anne Stuart


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :