Una tizia denuncia Drive di Gosling: il trailer l'ha tradita e il film è antisemita

"Drive": Winding bacia Gosling

E' opportuno dire che oggi alcuni teaser cinematografici sono davvero inopportuni perché a momenti ti rivelano persino il finale del film che devi ancora vedere. Certuni sono persino dei cortometraggi: manca solo che li dividano con un primo e un secondo tempo. Sarah Deming, spettatrice americana originaria di Keebo Harbor nel Michigan, di ciò è pienamente convinta.Ha citato in giudizio FilmDistrict e la casa di produzione Emagine perché dal trailer di Drive del regista Winding Refn si aspettava di vedere una pellicola "fast and furious", cioè tutta corse automobilistiche e inseguimenti mentre il protagonista Ryan Gosling guida la metà del tempo e parla ancora meno.A dirlo è l'Hollywood Reporter. Ma la Deming, una volta uscita dalla sala, avrebbe detto di sentirsi toccata dalla maschera del cinema da alcune battute contro la fede ebraica che rasentavano il razzismo e incitavano alla violenza contro gli ebrei.La sua richiesta al giudice contempla la restituzione dei 10 dollari del biglietto e l'imposizione che il trailer sia più in linea con il tenore del film.Questa ha preso un colpo di scirocco? Vuole 10 dollari e ne spenderà almeno 1.000 per intentare la causa.Drive avrà come minimo 4 trailer diversi.Nessuno qui ha mai fatto una piega quando è uscito Il Tassinaro di Alberto Sordi!