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Una vita da mediano

Creato il 05 marzo 2012 da Vivalafifa @WlaFifa

Una vita da mediano

Metti Cambiasso e l’Inter perde con il Catania. Togli Cambiasso e l’Inter pareggia con il Catania.

Dopo una raggelante serie di partite senza vittorie (e senza gol), in casa Inter qualcuno si è accorto che si può giocare anche senza i cosiddetti senatori. Ovvero, quei giocatori d’esperienza che hanno vinto tanto (vedi alla voce Triplete) e che quando arriva il momento è giusto che comincino a farsi da parte. Il momento è quello in cui le gambe non girano più come un tempo e il fiato si fa sempre più corto. E’ la dura legge del campo e dell’età.

Dicono che nel calcio non esista la riconoscenza. L’Inter ne ha avuta tanta nei confronti dei suoi campioni più navigati. Gente che come Esteban Cambiasso e Javier Zanetti ha trascinato la squadra nei momenti più felici e più bui dei suoi ultimi anni. Grandi professionisti ai quali spesso ci si è aggrappati nella gioia e nel dolore (sportivo, chiaro). Ma a un certo punto, nonostante la riconscenza “devi andare e fare posto” come diceva Ligabue nella canzone dedicata a Oriali. Un altro che ha corso tanto e che poi si è fatto da parte quando non ne aveva più. Poi è tornato da dirigente e lo hanno messo da parte dopo anni di onorato servizio. A Moratti glielo rinfacciamo ancora, come una delle cause dei recenti fallimenti nerazzurri, ma questa è un’altra storia.

Dicono che Cambiasso si sia messo a piangere, lì raggomitolato in panchina dopo essere stato sostituito dal più giovane e fresco Poli. L’Inter ha cambiato marcia e riacciuffato il pareggio. Forse in quel momento Cambiasso ha capito che il suo tempo all’Inter sta per scadere. Non piangere, Cuchu. Noi interisti ti ricorderemo sempre con affetto, sin da quando sei arrivato con l’etichetta di ‘scarto del Real Madrid’, che ti aveva sbolognato a costo zero. Ti ricorderemo esultare con la maglia di Facchetti, piangere con la Champions in mano e ci ricorderemo di tutte quelle volte che abbiamo urlato, esaltato e invocato il tuo nome. Ma ora che hai dato tutto, è ora di andare e fare posto.


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