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Uncanny Valley – Un horror incentrato sulla libera scelta

Da Videogiochi @ZGiochi
di Francesco Dellagiacoma

Uncanny Valley è un titolo survival horror, sviluppato da Cowardly Creations, è costituito da un mix di esplorazione, soluzione di puzzle ed occasionalmente azione, il tutto condito da una inquietante e macabra atmosfera. In Uncanny Valley il protagonista non è al sicuro nemmeno nei suoi sogni. Scoprite se vale la pena di essere giocato, rigiocato e giocato ancora, nella nostra recensione.

Nuovo lavoro, nuova vita

Ci ritroveremo nei panni di Tom, il nuovo addetto al turno di notte di una struttura di ricerca ormai in disuso. Il nostro compito è di evitare che eventuali vandali si introducano nell’edificio, e quindi grazie al nostro simpatico collega del turno diurno, al secolo Buck, dovremmo preservare l’integrità del nostro posto di lavoro, almeno fino a quando non verrà demolito. Sperduti tra i boschi, incontrerete personaggi particolari ed inquietanti, e proverete a svelare i misteri che si celano dietro all’imponente struttura che dovrete sorvegliare. Il titolo di Cowardly Creations lascia molto spazio alla libera esplorazione, e a dirla tutta anche alla libera scelta, del giocatore. Sarete in grado di leggere documenti, frugare nei computer, esplorare ogni piano di ogni edificio oppure di andarvene a partita praticamente appena iniziata, giugendo subito ad uno dei possibili finali del gioco.

Qualsiasi azione, è una scelta

Il pregio di Uncanny Valley è sicuramente quello di permettere al giocatore un gameplay quanto più libero possibile. Questo non vuol dire che le azione compiute non abbiano conseguenze, tutt’altro. Il gioco registra qualsiasi cosa facciate, ed ogni azione che farete o non farete, ogni chiaccherata, ogni piano esplorato, ogni fallimento e successo avranno un proprio peso ed una propria influenza sulla storia. Il titolo offre in sostanza la possibilità di proseguire nel gioco sia che compiate le scelte giuste sia che falliate, continuando su binari che non vedrete, e rendendo l’esperienza ludica sicuramente più profonda e meno frustrante. Quante volte è capitato di ricaricare il salvataggio di un gioco perché la scelta che avete fatto sembrava quella peggiore possibile? Bene, in Uncanny Valley questa possibilità è mondata dal fatto che spesso e volentieri non vi accorgerete nemmeno di aver compiuto una scelta. Anche dormire qualche minuto di più prima di iniziare il proprio turno di lavoro avrà delle conseguenze, conseguenze delle quali non vogliamo parlarvi, dato che dipendono sostanzialmente da come si comporta il giocatore.

Le atmosfere di Uncanny Valley, nevose ed inquietanti, sono seguite da una colonna sonora mai invadente, ma sempre adatta ai molteplici momenti di tensione che vi accompagneranno durante il gameplay. La pixel-art sulla quale si fonda la grafica del gioco non è a livelli eccelsi, eppure riesce in qualche modo a fare il suo sporco lavoro, abbozzando figure inquietanti che vi seguiranno senza proferire una parola, o lasciandovi nell’oscurità spezzata solamente da una torcia che non illumina mai abbastanza.

Ancora un giro

Il fattore rigiocabilità di Uncanny Valley come già anticipato è notevole: dato che i modi di concludere la vostra avventura sono veramente tanti, la voglia di approfondire o scoprire qualcosa che non siete riusciti a cogliere durante una run sarà sicuramente grande. È possibile come già detto finire il gioco nelle sue fasi iniziali ottenendo le chiavi di un’auto (questo in realtà probabilmente un omaggio a Clock Tower), ma i modi di concludere l’avventura sono molti oltre a questo, spesso non piacevoli, ma sicuramente tanti. La brevità del titolo pur essendo un difetto intrinseco aiuta in questo caso, dando modo al giocatore di completare una partita in un paio d’ore per poi ricominciare con l’idea di poter arrivare subito al dunque in poco tempo, stando sicuro che ogni azione che farà inciderà sul finale.

Oltre alla già citata scarsa longevità, Uncanny Valley presenta qualche difetto di troppo: i controlli spesso risultano macchinosi e non è ancora presente il supporto al controller, vi sono un po’ troppi bug, alcuni anche molto fastidiosi. In ultimo a volte il font dei testi risulta di difficile lettura, cosa piuttosto fastidiosa quando si vogliono leggere tutte le e-mail presenti in un computer.


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