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Uno sguardo sull’abisso

Creato il 04 maggio 2015 da Paperottolo37 @RecensioniLibra

Il professor Hat e la sua inquietante presenza

Uno sguardo sull'abisso di Marco IacovelliC’è un racconto di Stephen King, inserito nella raccolta “Incubi e Deliri“, intitolato “Ti prende poco a poco” il cui titolo mi è continuato a girare in testa durante la lettura di “Uno sguardo sull’abisso” di Marco Iacovelli pubblicato dalle Edizioni Progetto Cultura. Il motivo di questo fatto è da ricercarsi nel fatto che il romanzo “Uno sguardo sull’abisso” prende il lettore a poco a poco. Dopo un inizio che potremmo definire, con un termine inglese al quale ricorro di rado, soft, morbido, un inizio nel quale l’autore mette le basi allo sviluppo futuro della vicenda, il racconto entra pienamente nel vivo grazie all’ingresso nella storia del misterioso e inquietante professor Anthos Hat. Anthos Hat è un signore all’apparenza distinto anche se vestito con indumenti che sarebbe stati più adatti all’epoca di Al Capone che a quella, contemporanea, le vicende di “Uno sguardo sull’abisso” si svolgono infatti nel corso del 2013 con una coda finale a luglio 2014, il quale entra, per un caso fortuito in contatto con la famiglia Stramaglia. Gli Stramaglia sono una famiglia barese composta da tre persone: Teresa, la madre, una donna sessantaduenne abbandonata dal marito, fuggito anni addietro con una giovane di origini albanesi dalla quale ha avuto un altro figlio, Paolo, il figlio maggiore, carabiniere non per vocazione ma per spinta e Antonio, studente di Archeologia in crisi esistenziale.

È proprio allo scopo di aiutare il figlio minore a superare il periodo di impasse che la signora Teresa mette un annuncio tramite il quale cerca qualcuno che possa assistere il figlio minore nello studio affinché egli possa passare l’esame di Storia Romana antica. A questo annuncio risponde il professor Anthos Hat che, dopo le iniziali resistenze del giovane Antonio Stramaglia, viene accettato e comincia la propria opera di insegnante. In effetti il metodo di insegnamento adottato di Anthos Hat sembra funzionare. Antonio dal primo momento avverte una strana sensazione, come di pericolo imminente, nella presenza del professore e tenta di convincere il fratello carabiniere a indagare su chi sia veramente Anthos Hat. Paolo Stramaglia non ha però una gran considerazione del fratello e lo tratta un po’ come il ragazzino che gridava “Al lupo! Al lupo!”

Col tempo strani, misteriosi e drammatici avvenimenti cominciano a colpire i membri della famiglia Stramaglia ma nemmeno questi sono sufficienti per convincere Paolo ad indagare sul misterioso e inquietante professor Hat. Antonio si ritrova quindi da solo a dover tentare di intervenire. La vicenda ha il suo culmine quando Antonio, trasformatosi in una sorta di tenente Colombo in versione levantina, arriva all’abitazione presa in affitto dal sinistro professore e lo affronta. Se volete sapere l’esito di questo scontro e molto altro sulla vicenda, forte, a tratti graffiante, ruvida, dura ma avvincente narrata da Marco Iacovelli nel suo romanzo “Uno sguardo sull’abisso” non avete altro da fare che procurarvi la vostra copia del romanzo e divorarlo come ho fatto io!

Uno sguardo sull'abisso di Marco Iacovelli



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