Il terremoto che sconvolse L’Aquila ha ispirato opere cinematografiche come l’interessantissimo Draquila – L’Italia che trema di Sabina Guzzanti, il docu-film Colpa nostra di Giuseppe Caporale, il mediometraggio Sangue e cemento diretto dal Gruppo Zero, l’intenso cortometraggio La parte che manca di Paolo Budassi e, strano ma vero, anche una commedia (La città invisibile di Giuseppe Tandoi).
Ora, a quattro anni dal sisma di magnitudo 6.3 che uccise 309 persone, Giorgio Cardinali e Piero Larotonda saranno in scena al Teatro Abarico per ricordare il dramma delle tendopoli, del progetto C.A.S.E. e della mancata ricostruzione, ma soprattutto per raccontare quello che successe prima di quel fatidico 6 aprile 2009, quando forse sarebbe stato possibile prevenire il disastro.
Per scrivere il testo, Giorgio Cardinali si è documentato attraverso pubblicazioni e talk-show, ha raccolto interviste e ha ascoltato le chiacchiere che si fanno nei pochi bar aperti e per le piazze de L’Aquila. L’incontro con Giampaolo Giuliani, tecnico di ricerca in astrofisica e ideatore di un sistema in grado di prevedere i terremoti con qualche ora di anticipo, lo ha spinto ad indagare una storia di verità nascoste, di istituzioni scientifiche assenti e di testimonianze “scomode”, da cui è nato Uomini Terra Terra, con le musiche composte ed eseguite dal vivo da Piero Larotonda, per la regia di Sara Valerio Greco.
15 e 16 marzo alle ore 21
Teatro Abarico
Via dei Sabelli 116
Info e prenotazioni 06-98932488 – [email protected]
329/6274775 – 347/3740782
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