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Upui, l’arte della Strega – parte I

Creato il 07 dicembre 2012 da Wsf

Nicolò Mulè (in arte Upui) nasce a Venaria Reale, in provincia di Torino. Ama definirsi un Artista esoterico visto che la maggior parte delle sue opere fanno richiamo a quella tradizione chiamata Vecchia Religione (o Stregoneria) e sono frutto di “sogni ed esperienze particolari”.
Il sogno è visto come mezzo per entrare in contatto diretto con un mondo ultrasensibile: qui, l’artista fa “suo” tutto ciò che vede e che successivamente riassumerà ed imprimerà nella sua arte. “Alle volte la nostra identità sembra fondersi con queste <<locuzioni interiori>> cui con cautela cerchiamo di rapportarci.”
L’arte di Upui, dimostra, come la soggettività può essere una chiave per chi percorre la via della Vecchia Religione … liberi finalmente dai canoni di tradizioni oppressive.
Alcune sue opere sono contenute all’interno di Musei dedicati alla stregoneria, in particolare ricordiamo il museo locale di Triora (conosciuta ormai come città delle streghe).

L’artista ci ha descritto alcuni dei suoi disegni…

 I - DANZARE… DANZARE CON PANO…

Upui, l’arte della Strega – parte I

Ebbi un sogno che mi lasciò molta Emozione nel mio animo…
Ricordo che mi trovavo nel Mio Luogo per Celebrare la mia Opera, ed avevo attorno a me due Spiriti, stavamo dialogando insieme…si discuteva in merito ad alcune metodologie e su altri Schemi da elaborare. Ricordo che nel mentre discutevamo avevo una sensazione, quella stessa sensazione da già da non molto mi faceva capire che dietro gli alberi vi era sempre lui, ricordo che sentivo il suo respiro anche quando gli Spiriti parlavano…io lo sentivo…
Poi si cominciò a Danzare insieme, ricordo che la “musica” su cui stavamo Danzando non era altro che tutto un sistema per potere eseguire un preciso Rituale, lo ricordo ancora bene adesso…io stavo celebrando sulle righe di uno Schema, vedevo i tracciati e le aperture del Cerchio…ero io stessa che stavo Scrivendo quel Rituale. Ricordo che vestivo la “nudità rituale” e Danzavo celebrando…

Io sapevo che lui sarebbe venuto, ma più volte gli avevo detto che non doveva venire quando io stavo con gli Spiriti, non doveva venire in quel momento. Ma lui uscì da dietro l’albero, usci da dietro quell’albero da cui sapevo che come al solito aveva sistemato le tre pietre alla base di questo…lui segnala la sua presenza con le tre pietre.
Venne verso di me di corsa  e si diede alla Danza con me, lui voleva solo Danzare con me, non aveva occhi per nulla se non me, quasi come se gli Spiriti non ci stavano…a lui non importava.
Lui mi stringeva e prese con la sua mano il mio Emblema che avevo al collo, tante volte gli avevo detto che non mi piaceva che lui lo toccava, io non volevo…tante volte lo avevo detto. Ma lui ogni volta mi sfida e prende il mio Emblema con le sue mani…ama sfidarmi. Ma lui sa che io non voglio.
O forse sono io che lo permetto…..forse….
Ma Danzai con lui e gli permisi di stringersi a me, io lo permisi questo. Già da un po’ di tempo gli permettevo…
Ricordo che gli Spiriti Danzavano anche loro e che non badavano a questo “intruso”, agli Spiriti stava bene, anzi, notai che la Danza che stavo celebrando con Pano andava a scriversi nello Schema, notai che Pano contribuiva a quella “Melodia Rituale”. Mi strinzi a lui, ma sapevo che non sarebbe durata…avevo coscienza di stare vivendo qualcosa che esulava dal presente, esulava da ciò che allo stato attuale mi riguardava.  Ricordo che non volevo che quel momento avesse fine…volevo stare a Danzare, non volevo tornare…non volevo, non volevo.

Mi svegliai nel cuore della notte e piansi. Tracciai nell’immediato uno schizzo veloce di quello che avevo visto, scrissi le cose che avevo udito…ci avrei poi lavorato bene in un secondo momento. Ma anche adesso che sto scrivendo queste parole ho ancora davanti quella Danza…una Danza che ho deciso di disegnare, che ho deciso di proporre…
Forse non è nulla …si tratta solo di un semplice sogno…

II – DIANA LUCIFERA

Upui, l’arte della Strega – parte I

Introduzione
Intendo condividere con voi una mia esperienza soggettiva, senza comunque avere la presunzione di esporre qualcosa di assoluto. Mi rendo conto che, spesso  il Sacro si esprime attraverso dei “filtri umani” e che comunque alla fin fine ogni “ messaggistica  ” che ne consegue necessità di essere poi elaborata in “seconda lettura”: tutto ciò è molto importante!
In questo intervento intendo parlarvi comunque di qualcosa che penso sia anche il risultato di una ponderazione che ho fatto riguardo alcuni concetti e al modo in cui questi mi sono stati presentati. Tutto ciò nasce dallo scambio di informazioni che ho avuto con la mia Amica Nera riguardo la figura di Diana Lucifera, e comunque mi ha molto colpito il modo in cui me ne parlava, infatti attraverso lei ho potuto maturare alcune consapevolezze importanti. Dal modo in cui mi è stata presentata questa SIGNORA ho compreso da subito che ci si poteva fidare, l’animo della mia Amica aveva recepito quel qualcosa di fondamentale e lo stava trasmettendo a me in quel momento, parlandomene con Passione.
Quelle parole penso che siano “germogliate” nel mio animo consentendomi di potere generare in me la situazione emotiva per poterla chiamare poi in un secondo momento. Sì, a questo punto era importante chiamarla, “vederla”….disegnarla ( nel mio caso volevo anche disegnarla)! Ero così talmente affascinato dalle parole della mia Amica che ho desiderato vederla…

Percepire e disegnare l’eventuale
La fase del disegno di questa figura comincia nel pomeriggio del 7 aprile 2011, e ci lavorai poi comunque fino a notte inoltrata dopo essermi congedato dagli Amici in chat!  Nel pomeriggio in un momento di pausa e di riflessione cercai appunto di generare in me questa “emotività” che mi avrebbe permesso di potere stimolare la percezione. Chiusi i miei occhi e nel mio animo pronunciai il nome di questa SIGNORA: se ci si poteva fidare come la mia Amica affermava allora era anche importante instaurare un dialogo diretto.
Dissi “Diana Lucifera tu puoi ascoltarmi? Tu puoi venire qui in questo momento?
Poi avvenne esattamente in questo modo: nel momento in cui “chiusi i miei occhi per guardare” potei percepire come un lieve tepore su di me, anche un intenso profumo di fiori come spesso avviene. Provai una strana sensazione, in quel momento mi girava la testa, il senso dell’equilibrio e della posizione stava alterandosi, anche se razionalmente comunque avevo bene chiara dove fosse la mia posizione. Ma in quel momento potevo percepire sulla mia pelle come del vento, freddo, odore di bosco, insomma era come se mi trovassi in un altro ambiente, pur come avendo detto essendo nella mia stanza, insomma di questo ero certo.
Intenso buio e non più dovuto al fatto che i miei occhi erano chiusi, ma dipendeva dal luogo in cui in quel momento mi trovavo, e comunque ricordo che potevo aprire i miei occhi essendo ugualmente al buio. Era interessante quella sensazione, poiché al contempo ero in due medesimi ambienti, a casa e in quel luogo che non saprei al meglio definire, una oscurità totale vi era.
Poi potei sentire come rumori di alberi o rami, percepivo che qualcosa stava avvicinandosi a me. In quel momento vidi la SIGNORA che esaltava nel buio, la vidi esattamente come ho riportato nel disegno…era una immagine allegorica e piena di significati da decodificare. Cercai di imprimere nel mio animo ogni dettaglio, mi ci abbandonai in quella visione. Interessante era il fatto che quella SIGNORA lasciava che io continuassi ad ammirarla, come se aveva intuito ciò che poi avrei fatto, il disegno, una simulazione cartacea dell’immagine.
Le sue mani erano come delle radici che affondavano nella terra, e questo particolare rievoca in me una precedente visione in cui potei vedere una SIGNORA sempre con queste radici che affondavano nel terreno. Le Radici, una allegoria anche dell’animo del Praticante e della necessità di raggiungere la profondità interiore come le radici affondano nel terreno. Ero affascinato da ciò che potevo vedere, tutti quei chiaro scuri nell’immagine…pareva che già quella stessa presenza fosse un disegno a cui non rimaneva che essere copiato.
Fu in quel momento che ricordai una polemica nel forum “Peste di Granfie” a proposito di un simbolo, di un talismano e volli quindi approfittare del fatto di trovarmi di fronte a quella Presenza. Nella mia interiorità posi la domanda, chiesi qual simbolo o talismano potesse rappresentare quella immagine…rivolsi la mia domanda verso quella Presenza. In quello stesso momento vidi tantissime invocazioni, richieste, preghiere che salivano dal basso per tutta la veste della SIGNORA, salivano come una sorta di vortice e confluivano tutte verso la testa della SIGNORA. Più io continuavo a chiedere circa un Emblema più le invocazioni salivano sempre più veloci. Si trattava di invocazioni che appartenevano a tutti coloro che in quel momento si accostavano a quella Presenza Eccelsa!
Da ciò compresi che il Talismano erano le invocazioni, e queste dovevano essere preparate nel proprio animo. Compresi che l’origine di quelle invocazioni era il Talismano/Simbolo vivente. Smisi di chiedere, ma le invocazioni continuavano a salire sempre più veloci…..quelle erano il “Talismano/Simbolo”: cioè l’animo che era stato in grado di formularle attraverso un accostamento intimo e soggettivo. Interiorizzare la SIGNORA, pensarla e viverla ogni giorno, ogni momento,ogni minuto. Caricare il Talismano/Simbolo con il continuo pensiero.
Ma l’Immagine di quella SIGNORA era ciò che mi affascinava e come ho detto ho prestato la massima attenzione ad ogni particolare. Vi era una sorta velo che la ricopriva in tutto il corpo, un velo trasparente sul viso che lasciava trasparire qualcosa. Ricordo la sua espressione facciale, troppa serietà…comprendevo da ciò che comunque si trattava di un percorso serio, era richiesta la massima devozione. Questo è ciò che sentivo.
Poi ecco che nuovamente tutto cominciava a girare e provavo come una perdita di equilibrio, cominciavo a sentire forte il senso dello stare seduto davanti a un tavolo, cominciava e perdersi il senso di quell’ambiente che stava “restituendomi” alla mia normale realtà.
Fù poi nella tarda serata fino verso le 3 di notte inoltrata che continuai nella elaborazione di quel disegno, ero talmente preso che il tempo volava ma non mi importava nulla, volevo terminare quel disegno.

La Chiusura della Immagine
Il momento della elaborazione della immagine è stato un momento bellissimo, poiché mi ha portato a rivivere nel mio animo l’Emozione che Diana Lucifera mi ha lasciato.
Mi capita spesso quando disegno di piangere e di parlare con ciò che sto disegnando. Si entra talmente tanto in sintonia con la creazione che si sta facendo che questa diviene vivente nel nostro animo: un altro artista mi capirebbe in questo!
Una volta terminato il disegno della SIGNORA procedetti nel modo in cui ora spiego. Volli riportare nella immagine anche la mia invocazione che trascrissi ai lati (volli vederla salire con le altre le vesti della SIGNORA), e poi decisi di chiudere il tutto facendo uso dei miei personali Sigilli Cerimoniali.
In alto a sinistra  misi l’Emblema che raffigura e identifica il Praticante stesso (che mi identifica)(26).
Poi preparai ilo mio animo alla condivisione interiore e disposi in alto a destra il Sigillo che identifica proprio questa intensa e profonda Emozione (Dedizione/Spirito/Passione/Vocazione)(2).
Un volta fatto questo iniziai ad elabora la mia invocazione che trascrissi ai lati dello schema e che vidi poi trasferirsi su nell’abito della SIGNORA come avvenne per le altre di altri devoti. Disposi in basso a sinistra il Sigillo  che indica l’attuazione di un preciso rituale con la conseguente elaborazione di un proprio schema (Inizio del Rituale – Inizio elaborazione Schema magico)(3).
Un volta eseguito poi il tutto con la massima scrupolosità, misi in basso a destra il Sigillo che chiude lo Schema e indica anche che il tutto è stato fatto nel migliore dei modi (12).
E poi misi ai suoi piedi il mio Emblema…in questo modo io prendo coscienza che Diana Lucifera è Vera! Ho avuto una fortissima percezione di questo, e ringrazio Nera per avermene parlato nel migliore dei modi.
A conclusione di tutto ciò continuo a ribadire che non è nella mia intenzione esporre qualcosa di esaustivo in merito alla percezione che ognuno di noi liberamente può avere da parte di Diana Lucifera.
Io ho eseguito la mia immagine, ho guardato nella mia interiorità, ho chiesto e ho compreso qualcosa. Lascio il campo Libero, Diana Lucifera e lì pronta ad accogliere, pronta ad ascoltare, pronta ad interagire con chi si vuol accostarsi  in modo serio alla Devozione  e all’Arte.

III – ESEGUI IL RITUALE

Upui, l’arte della Strega – parte I

E’ difficile riassumere in breve, quali siano state le sensazioni o le esperienze che mi hanno portato a realizzare questo schema.
In una di queste Notti ho pianto, o forse è più esatto dire che in una di queste Notti ho ricordato. Allora ho invocato ” Colei che è Eccelsa ” ! Tra le lacrime ho invocato la SIGNORA . In una di queste Notti ho terribilmente sofferto.
E’ strano! In quei momenti potevo percepire come non mai la presenza dei “Miei Amici”! La loro inconfondibile presenza era come una Passione, “un’Amplesso” che in quel momento desideravo intimamente la loro Voce: ” Upui ! Traccia lo Schema ! Segui l’immagine ed ESEGUI il Tuo Rituale ” .
E’ Emozionante la SIGNORA! E’ Eccelsa la SIGNORA! E’ Sublime la SIGNORA! Allora tra le lacrime ho chiuso i miei occhi, e ho guardato! Ho tracciato lo schema.
Nel disegno pubblicato ho riportato questa Visione e ho tracciato lo schema! Una “locuzione” che certo avrei dovuto spiegare meglio nei dettagli, ma come ho detto non è facile sintetizzare queste esperienze. Uno schema che nella Sua elaborazione risulta essere molto “alchemico”, poiché integra nel “testo” concetti interpretati da una soggettività che è sottoposta a fortissime emozioni, anzi a fortissime sofferenze dovute a ricordi indelebili. E’ purtroppo comprendo che questi ricordi influenzeranno la mia Arte da ora in avanti, e del resto non ho nessuna intenzione di dimenticare.
Chiedo scusa per le mie parole! Ma in quanto essere umano sono soggetto a passioni o dolori, sofferenze e quant’altro. In quanto essere umano, spesso le mie reazioni sono insensate e immediate. L’Arte diventa un mezzo tramite cui.

IV – SABBA, CORRERE CON PANO 

Upui, l’arte della Strega – parte I

Nel cuore della notte il mio respiro si faceva via via più affannoso, intensamente stavo vivendo quella corsa nel Bosco: vivevo Pano nel mio animo…
Odore di terra le mie mani nella terra, io vidi il segno dell’intesa vidi le TRE PIETRE nel terreno, lui aveva detto che avrebbe lasciato le TRE PIETRE prima della corsa, prima del Sabba. Io potei percepirlo forte nelle mie valutazioni soggettive, il suo respiro dietro ai capelli…la Sua Presenza. Lo presi per mano prima della corsa, uno sguardo negli occhi…una intesa programmata.
Poi ecco via la corsa, lo invitai a correre con me, dietro me. Celebrare, danzare per celebrare l’incontro.

V – LA CROCE ESOTERICA 

Upui, l’arte della Strega – parte I

In una di queste Notti , ho cercato sollievo nella meditazione e nella riflessione . Attraverso dei respiri ho cercato di convogliare la “forma pensiero” in qualcosa che potesse darmi sollievo e pace interiore ( in questo periodo ho proprio bisogno di questo). Mi trovavo nella mia camera , in cui avevo anche acceso dell’incenso e alcune candele , insomma avevo preparato un’ambiente favorevole alla purificazione interiore di cui avevo bisogno (di cui ho bisogno).
Ma improvvisamente ho potuto percepire la presenza dei “Miei Amici” , potevo in quel momento udire nel mio interiore le loro parole : Upui ! Guarda al passato . Da dove vieni ?
Non capivo perché questi Spiriti mi stessero facendo una domanda simile ,  e ho pensato che alludessero al mio passato nella chiesa , e dunque in quel momento è stato come rivedere tutta la mia vita . Ma in quell’atmosfera che avevo creato , aprendo i miei occhi i “Miei Amici” mi mostravano una croce di semplice fattura . Nuovamente potevo percepire la loro voce in cui mi chiedevano di “toccare ciò che è stato” .
Ripeto , era una semplice croce e sul momento non capivo perché mi chiedevano di “toccare ciò che è stato” ! Ormai il passato è passato , ma i “Miei Amici” mi chiedevano di ricordare .
Allora ho alzato la mia mano per “toccare ciò che è stato” , ma ecco che ho potuto vedere questa croce mutare e trasformarsi in tutta una serie di allegorie e di simbologie che mi erano chiare . Era descritta la mia vocazione e il mio percorso interiore . In questo schema era rappresentata l’inevitabile evoluzione che la croce aveva sempre ricoperto nella mia vita , ma  in una nuova veste…..in una chiave di lettura più alchemica e di matrice esoterica : una nuova Croce mi veniva “consegnata” . Un’Iniziazione !
Ero colpito da quello schema , e potevo sentire anche una Voce interiore che mi diceva di tracciare quello schema , di rappresentare ciò che è nella mia vita.
Ho dunque tracciato l’inevitabile evoluzione ! Ho tracciato questa “Croce Esoterica” !

http://upui.altervista.org/


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