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Utah Jazz: mercato in sordina ma ottime prospettive

Creato il 29 ottobre 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Ci sono estati che ribaltano le squadre come calzini, le ridisegnano o le rivoluzionano. I tifosi sono spesso entusiasti di vedere indossare la canotta del cuore da volti nuovi, sui quali ripongono sogni e speranze. L’estate in questione, non è stata esattamente quella che hanno vissuto gli Utah Jazz ed i suoi fans.

Il roster attuale è pressochè identico a quello della passata stagione e il mercato ha portato in dote alla franchigia di Salt Lake City Randy Foye e due Williams: Mo dai Clippers e Marvin dagli Hawks. L’ossatura della squadra è rimasta la stessa, la stella è il solido Al Jefferson (19.2 ppg e 9.6 rpg lo scorso anno), la cui spalla destra è quel Paul Millsap che la passata stagione si è reso protagonista di veri e propri exploit (chiedere in zona South Beach per referenze) e che quest’anno è atteso dalla definitiva conferma. Lo scorso anno i Jazz sono riusciti sorprendentemente ad approdare ai playoff seppur in ottava posizione e, nonostante l’eliminazione in quattro partite subita dagli Spurs, la stagione è stata considerata positiva. Non poteva essere altrimenti, dato che Utah aveva perso nel giro di due anni i due pilastri della squadra (Boozer e D-Will) e il leggendario coach Jerry Sloan, che ha abbandonato la panchina dello stato dei mormoni dopo 23 anni, il 10 febbraio 2011.

Lo scoraggiamento intorno ai Jazz era più che comprensibile, i fasti dell’era Stockton-to-Malone sembravano più lontani che mai, ma la dirigenza è riuscita a compiere un autentico miracolo, promuovendo al ruolo di head coach Tyrone Corbin (scelta rivelatasi azzeccata) ed assemblando una squadra che potesse fin da subito essere competitiva. Anche quest’anno, l’obiettivo è quello di centrare i playoff e continuare quel processo di crescita che è stato intrapreso da un anno e mezzo a questa parte. Oltre al già citato Millsap, sono attesi ad un miglioramento anche Gordon Hayward e Derrick Favors (a cui la franchigia ha rinnovato il contratto), mentre il centro turco Enes Kanter ha lasciato più di qualche dubbio riguardo il suo reale potenziale (anche se in estate è dimagrito di addirittura 20 kg!). Gli arrivi di Foye e Mo Williams impreziosiscono un reparto guardie completato dal veterano Earl Watson, mentre Marvin Williams è chiamato a rifarsi dopo diverse stagioni buie ad Atlanta.

Non dimentichiamo, infine, che i Jazz sono l’unica franchigia dello Utah presente nelle quattro principali leghe professionistiche, e che per questo godono di un palazzetto sempre pieno e nel quale il tifo (a discapito della celeberrima noiosità mormone) è sempre molto caldo. Vero che l’estate non ha portato grosse novità, ma la squadra (già solida l’anno scorso) è stata completata con giocatori esperti, che non potranno che alzare il livello della franchigia. La Western Conference si sa, è durissima, e ogni anno la lotta per i playoff è più agguerrita che mai. State certi però, che in questa lotta gli Utah Jazz non partono di certo sfavoriti.


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