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Vangelo del giorno 26 Marzo 2013

Creato il 18 marzo 2013 da Lory663

Vangelo del giorno 26 Marzo 2013 Martedì della Settimana Santa

Salmi 71(70),1-2.3-4a.5-6ab.15.17. 
In te mi rifugio, Signore,
ch'io non resti confuso in eterno.
Liberami, difendimi per la tua giustizia,
porgimi ascolto e salvami.
Sii per me rupe di difesa,
baluardo inaccessibile,
poiché tu sei mio rifugio e mia fortezza.
Mio Dio, salvami dalle mani dell'empio,
dalle mani dell'iniquo e dell'oppressore.
Sei tu, Signore, la mia speranza,
la mia fiducia fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre tu sei il mio sostegno;
a te la mia lode senza fine.
La mia bocca annunzierà la tua giustizia,
proclamerà sempre la tua salvezza,
che non so misurare.
Tu mi hai istruito, o Dio, fin dalla giovinezza
e ancora oggi proclamo i tuoi prodigi.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 13,21-33.36-38. 

Dette queste cose, Gesù si commosse profondamente e dichiarò: «In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà».
I discepoli si guardarono gli uni gli altri, non sapendo di chi parlasse.
Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù.
Simon Pietro gli fece un cenno e gli disse: «Dì, chi è colui a cui si riferisce?».
Ed egli reclinandosi così sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?».
Rispose allora Gesù: «E' colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò». E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone.
E allora, dopo quel boccone, satana entrò in lui. Gesù quindi gli disse: «Quello che devi fare fallo al più presto».
Nessuno dei commensali capì perché gli aveva detto questo;
alcuni infatti pensavano che, tenendo Giuda la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri.
Preso il boccone, egli subito uscì. Ed era notte.
Quando Giuda fu uscito, Gesù disse : «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e anche Dio è stato glorificato in lui.
Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete, ma come ho gia detto ai Giudei, lo dico ora anche a voi: dove vado io voi non potete venire.
Simon Pietro gli dice: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado per ora tu non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi».
Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!».
Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte».

Meditazione del giorno 
Vangelo del giorno 26 Marzo 2013 San Francesco di Sales (1567-1622), vescovo di Ginevra, dottore della Chiesa  Il libro dei quattro amori, IV, 5
« Non canterà il gallo prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte »
San Pietro, uno degli Apostoli, arrecò gran torto al suo Maestro, poiché rinnegò e giurò che non lo conosceva, e non contento di questo, lo maledisse e bestemmiò, protestando di non sapere chi egli fosse (Mt 26, 69s). Quale colpo questo, che trafisse il cuore di Nostro Signore ! Eh ! Povero san Pietro, cosa stai facendo ? Cosa stai dicendo ? Non sai forse chi egli sia, non lo conosci, proprio tu che sei stato chiamato per bocca sua all'apostolato, tu che hai confessato che proprio lui era il Figlio del Dio vivente (Mt 16, 16) ? Ah ! Uomo miserabile, come puoi dire che non lo conosci ? Non è forse colui che, non molto tempo fa, era ai tuoi piedi per lavarli, e ti ha nutrito con il suo Corpo e il suo Sangue ?...
Nessuno presuma delle proprie opere buone e pensi di non avere niente da temere, poiché san Pietro, che pur aveva ricevuto tante grazie, e promesso di accompagnare Nostro Signore in carcere, anzi fino alla morte, lo rinnegò subito dopo aver udito il fischio di un drappello di guardie.
San Pietro, sentito cantare il gallo, ricordò ciò che aveva fatto e ciò che gli aveva detto il suo buon Maestro ; riconosciuta la sua colpa, uscì e pianse così amaramente, da ricevere la remissione di tutti i suoi peccati. O beato san Pietro che, a motivo di tale contrizione ricevette il perdono generale di una così grande slealtà... So bene che furono gli sguardi sacri di Nostro Signore ad aver penetrato nel suo cuore per aprirgli gli occhi e fargli riconoscere il suo peccato... Da questo momento, egli non cessò più di piangere, soprattutto quando udiva il gallo di notte e di mattina... In questo modo, da gran peccatore quale era, divenne un grande santo.


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