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Veicoli elettrici: in forte crescita il mercato cinese

Creato il 06 novembre 2014 da Valtercirillo

Veicoli elettrici: in forte crescita il mercato cinese

La Cina fa sul serio per lo sviluppo delle auto elettriche: una tecnologia considerata strategica per aumentare l'efficienza energetica complessiva del Paese e ridurre l'eccessivo inquinamento urbano.

Il governo ha da tempo varato forme di incentivazione che hanno pochi uguali: esoneri fiscali, sovvenzioni all'acquisto che superano l'equivalente di 9.000 euro in Europa, obbligo per le Amministrazioni pubbliche di acquisire almeno il 30% delle nuove vetture con alimentazione alternativa alla combustione interna, privilegi d'uso rispetto alle vetture convenzionali.

Queste misure hanno sicuramente dato risultati per il settore della trazione elettrica: nel periodo gennaio-agosto di quest'anno sono state vendute più di 16.000 auto elettriche e 6.600 auto ibride. Inoltre, dopo l'estate il mercato ha registrato una forte accelerazione nelle vendite, con circa 12.000 nuove immatricolazioni nel solo mese di settembre.

Si tratta di numeri suscettibili di rendere quello cinese il mercato di riferimento nel giro di qualche mese. Ma da punto di vista del governo di Pechino restano pur sempre poca cosa sia in generale, rispetto ai 33 milioni di autovetture immatricolate lo scorso anno, sia rispetto alle aspettative, che puntavano a 400-500.000 veicoli elettrici in strada per la fine del 2015.

Così si sta lavorando ad un nuovo pacchetto di misure, sulle quali non ci sono ancora informazioni ufficiali, mentre abbondano le autorevoli indiscrezioni che parlano di ulteriori incentivi e di prolungamento nel tempo degli incentivi già in vigore, ma soprattutto di provvedimenti per favorire lo sviluppo di una industria nazionale di veicoli elettrici e di investimenti per realizzare una estesa infrastruttura di ricarica in tempi brevi.

Nel primo caso l'idea è di allargare il ventaglio delle imprese autorizzate a fabbricare veicoli elettrici. In pratica si punta a favorire gli spin-off in tecnologie avanzate: attualmente solo le vere e proprie industrie automobilistiche sono autorizzate a produrre auto (di qualunque tipo) e se, per ipotesi, una società elettronica volesse realizzare un prototipo innovativo di vettura, per farlo dovrebbe prima acquisire il controllo di una industria automobilistica oppure cedere l'idea a quest'ultima.
D'altra parte Pechino si rende conto che al momento è praticamente impossibile contrastare la supremazia tecnologica nel settore delle imprese occidentali. Che da parte loro hanno fiutato il momento favorevole e stanno entrando in forze nel mercato cinese.

Circa le infrastrutture, secondo Bloomberg ci sono in programma investimenti governativi per 100 miliardi di yaun (oltre 13 miliardi di euro) destinate alla realizzazione di estese reti di punti di ricarica.
Non ci sono dettagli su quali città e zone saranno privilegiate, né sulle compatibilità tecnologiche delle colonnine, ma è evidente che la cifra in gioco è suscettibile di stimolare concretamente vasti mercati regionali, se non proprio l'intero mercato nazionale dei veicoli elettrici.

[ Valter Cirillo]

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