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Venezia 71: è il giorno dei droni americani e del prezzemolino James Franco

Creato il 05 settembre 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Siamo agli sgoccioli, la Mostra del Cinema di Venezia sta per finire e la giuria si appresta a decretare un concorso che ha deluso, sorpreso, emozionato e divertito, a seconda delle aspettative. Il penultimo è stato il giorno dell’ultimo film in corcorso, Good Kill di Andrew Niccol con protagonisti Ethan Hawke e January Jones (la Betty Draper di Mad Men). Il film è stato fischiatissimo alla prima proiezione stampa a causa dell’ambiguità con cui viene trattato un tema complesso come l’utilizzo dei droni in guerra da parte degli americani.

Nuovamente protagonista della Mostra è stato James Franco che oltre ad aver presentato la sua personale versione cinematografica de L’urlo e il furore di William Faukner, ha ricevuto il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker 2014. Il suo film non è stato particolarmente apprezzato nonostante la sua toccante interpretazione del protagonista ritardato del libro, Benjamin e l’ottima performance di un bravissimo Scott Haze, nei panni del cinico Jason.

A proposito del premio, il Direttore della Mostra Alberto Barbera ha dichiarato: “James Franco è uno degli autori più versatili e poliedrici della nuova scena americana: attore cinematografico e teatrale, regista, sceneggiatore, produttore, star di soap opera, videoartista e molto altro ancora. Una ‘fabbrica’ d’immaginario culturale che non conosce soste. L’adattamento di romanzi classici della grande letteratura americana, come nel nuovo film da Faulkner presentato a Venezia, è il filo rosso di un lavoro creativo caratterizzato da arditezza, limpidità, coraggio e sicurezza. Valori capaci di trasformare la sue verve onnivora in un’ipotesi di performance art totale, alla cui base ci sono grande curiosità e intelligenza”.

Perez

E’ piaciuto molto al contrario il secondo film di Edoardo De Angelis, Perez, con protagonisti Luca Zingaretti e Marco d’Amore (il Ciro di Marzio di Gomorra la serie). Si tratta della storia dell’avvocato Perez (Zingaretti), la cui vita monotona ed il cui punto di vista sarà costretto a cambiare quando dovrà proteggere sua figlia da una “brutta conoscenza”. A quel punto l’’amore per la sua famiglia prevarrà sulla legalità e il senso di giustizia e Perez sarà costretto ad andare ben oltre un semplice compromesso. Zingaretti torna ad interpretare con estrema intensità un uomo di legge, sebbene più distaccato e meno passionale. Marco D’Amore non si discosta molto dal ruolo che gli regalato grande popolarità e veste ancora i panni di un uomo misterioso e poco raccomandabile.

Non ci resta che attendere ancora qualche ora per conoscere i nomi dei vincitori del concorso ufficiale della 71. Mostra del Cinema e delle sezioni collaterali. Nessun film ha fino a questo momento sfigurato in particolar modo, ad eccezione dei deludenti Pasolini e Good Kill, e restano aperte le possibilità di vittoria per il cinema italiano con Elio Germano in pole position per la Coppa Volpi e le Anime Nere di Francesco Munzi per un premio altrettanto importante. Il countdown per la cerimonia di premiazione è finalmente cominciato.

di Rosa Maiuccaro di Oggialcinema.net


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