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Vent'anni fa moriva Federico Fellini: l'omaggio di Rai Movie, Sky Cinema Classics e Iris

Creato il 31 ottobre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
Vent'anni fa moriva Federico Fellini: l'omaggio di Rai Movie, Sky Cinema Classics e Iris Vent'anni fa moriva Federico Fellini: l'omaggio di Rai Movie, Sky Cinema Classics e Iris A 20 anni dalla scomparsa del grande Federico Fellini, giovedì 31 ottobre Rai Movie rende omaggio al regista con un’intera giornata di programmazione: una maratona di pellicole e documentari che spazia da L’amore a Fellini in città ovvero frammenti di una conversazione su Federico Fellini, da Ginger e Fred a Ricordi di un assistente sulle tracce di Fellini fino a Noi che abbiamo fatto la dolce vita.
Ad arricchire l’omaggio a Fellini anche ‘Moviextra - Ettore Scola racconta Fellini’, la speciale produzione di Moviextra - il programma di Rai Movie presentato da Virginie Vassart che racconta il grande cinema attraverso i materiali delle Teche Rai – che nell’arco delle 24 ore introdurrà, in pillole da 5 minuti, le proposte del palinsesto attraverso materiali rari e gli interventi dello stesso Ettore Scola.
Si comincia con due film diretti da Roberto Rossellini: L’amore (ore 6.40), dove Fellini veste i panni di attore nel ruolo del pastore scambiato per un santo dalla protagonista (Anna Magnani), e Paisà (ore 8.10) di cui il regista riminese firma la sceneggiatura assieme a Sergio Amidei e lo stesso Rossellini.
Alle ore 10.25 sarà la volta di L’amore in città: sei episodi diretti da Fellini con Alberto Lattuada, Carlo Lizzani, Cesare Zavattini, Dino Risi, Francesco Maselli e Michelangelo Antonioni per raccontare spaccati di vita reale, dall’aneddoto di cronaca bianca al servizio di cronaca nera, passando per i matrimoni e i tentativi di suicidio. Tra le pellicole di Fellini in onda giovedì 31 ottobre anche I Clowns (ore 12.45), Prova d’Orchestra (ore 17.50), Intervista (ore 19.15), E la neve va (ore 00.05). In prima serata l’appuntamento è invece con Ginger e Fred (ore 21.15), dove Giulietta Masina e Marcello Mastroianni vestono i panni di due ex ballerini di tip-tap ormai sessantenni che si rincontrano in occasione di uno spettacolo natalizio in tv. Alle 23.40 anche Cinemag – Ieri Oggi Domani, il magazine di Rai Movie, dedica una puntata speciale al regista con un’intervista a Gerlad Morin, autore del documentario Sulle tracce di Fellini. Spazio inoltre a Nine (ore 14.25) di Robert Marshall e All That Jazz – Lo spettacolo continua di Bob Fosse (ore 02.30), film ispirati al capolavoro felliniano .
L’omaggio di Rai Movie al grande Fellini proseguirà per l’intero mese di novembre con le 5 puntate di Moviextra dedicate al regista. Inoltre al Festival Internazionale del Film di Roma (8-17 novembre), Rai Movie proporrà speciali proiezioni quotidiane di alcuni materiali sul maestro, in collaborazione con la Cineteca di Bologna.
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Vent'anni fa moriva Federico Fellini: l'omaggio di Rai Movie, Sky Cinema Classics e Iris Giovedì 31 ottobre, nel giorno del 20° anniversario della sua scomparsa, Sky Cinema Classics rende omaggio al regista italiano più celebre nel mondo con la messa in onda di Giulietta degli Spiriti (ore 18.25), I Vitelloni (ore 21.00), Lo sceicco bianco (ore 22.50).
"Felliniano... Avevo sempre sognato, da grande, di fare l'aggettivo." Federico Fellini battezza così il suo ingresso tra le voci del dizionario della lingua italiana. L‘ autore che un giorno avrebbe dato voce persino alla luna riposa tra la fellema, ovvero il sughero, e il fellino (fungo della famiglia delle Poliporacee). Autobiografico per sua stessa ammissione anche quando parlava di una sogliola, “Fellini è il cinema”, parola di George Simenon.
Eppure la decima musa non sorride subito al maestro riminese. Lo Sceicco bianco, primo film firmato da Federico come unico regista e proiettato alla Mostra del Cinema di Venezia, è accolto dalla rivista Bianco e nero con un commento lapidario: “La prova di regia di Fellini è convenzionale, scadente e grossolana, ineluttabilmente senza appello”. Annichilito dalla critica, il film evapora dalle sale dopo una manciata di giorni. Colpa anche del protagonista Alberto Sordi, allora inviso al pubblico e considerato dai distributori un’autentica sciagura per il botteghino.
Tuttavia Fellini non si arrende. Ingaggia, contro il parete di tutti, di nuovo Albertone e gira I Vitelloni. Il film viene interrotto quattro volte per mancanza di fondi. La pellicola non vuole distribuirla nessuno. Federico vagabonda per mendicare un noleggio come un disperato. Il nome di Sordi scompare dai manifesti e dalle prime 50 copie del film. E tra una domanda senza risposta: “Ma tu se adesso venisse Jean Russell e ti dicesse dai pianta tutto e vieni con me, ci andresti?” e un gesto dell’ombrello accompagnato da un: “lavoratoriiiiii! Lavoratori della maltaaa! Prrrr...” il film conia un neologismo: nasce il vitellone. Il perdigiorno di provincia avvezzo alla crapula e all’ozio, si trasfigura in una categoria dello spirito.
Fellini si candida a costruttore di mondi, perché il cinema, sono parole sue, “Il cinema è il modo più diretto per entrare in competizione con Dio”. Scritto in una quindicina di giorni, I Vitelloni shakera i ricordi riminesi di Fellini con le reminiscenze di Ennio Flaiano nato a Pescara. Per entrambi una giovinezza bagnata dal mare e sancita da un aforisma proprio di Flaiano: “Non c'è che una stagione: l'estate. Tanto bella che le altre le girano attorno”.
Alla fine del film, il personaggio di Moraldo, senza dire niente a nessuno, prende un treno per Roma. Al pari di Federico la cui carriera è ormai sbocciata. Sara l’unico italiano a vincere 5 Oscar. Come dirà Orson Welles imbeccato da Pasolini in La Ricotta: “Egli danza”.
In Giulietta degli Spiriti, primo lungometraggio di Fellini a colori, il maestro balla con la sua Margherita. In una pirotecnica epifania di son et lumiere. Una vertiginosa visione "nata su Giulietta e per Giulietta", tra medium, veggenti, suore, sante, detective, cadaveri barbuti, pederasti, domestiche, ballerine, fantasmi, efebi, nonni, nipotine, cavalieri, amanti.
Certo, si potrebbe credere che “adesso ci sia soltanto il sentimento di un buio in cui stiamo sprofondando”, per usare le parole di Federico scomparso il 31 ottobre del 1993 nel letto di un ospedale del Policlinico di Roma. Ma a 20 anni di distanza da quel lutto, il cinema di Fellini continua a essere visto, studiato e ammirato in tutto il mondo. Niente male per un regista che amava dire “Io nel mio lavoro mi sono solo divertito”.
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Vent'anni fa moriva Federico Fellini: l'omaggio di Rai Movie, Sky Cinema Classics e Iris Con la maratona "Fellini Sogna" - in onda domenica 3 novembre, dalle ore 11.00 sino a notte inoltrata - Iris omaggia il regista che, con i suoi capolavori, ha indelebilmente segnato la storia del cinema mondiale.
La retrospettiva è un'eccezionale occasione per i telespettatori di vedere e rivedere sei opere premiate dalla critica e dal pubblico.
ore 11.20 - "Boccaccio '70" (Vittorio De Sica, Federico Fellini, Mario Monicelli e Luchino Visconti - 1962) con Peppino De Filippo, Anita Ekberg, Tomás Milián, Romy Schneider, Romolo Valli, Sophia Loren
ore 14.55 - "Lo sceicco bianco" (Federico Fellini - 1952) con Alberto Sordi, Brunella Bovo, Leopoldo Trieste
ore 16.40 - "I vitelloni" (Federico Fellini - 1953) con Alberto Sordi, Franco Interlenghi, Franco Fabrizi
ore 18.40 - "8½" (Federico Fellini - 1963) con Marcello Mastroianni, Anouk Aimee, Sandra Milo, Claudia Cardinale
ore 21.05 - "Amarcord" (Federico Fellini - 1973) con Bruno Zanin, Pupella Maggio, Armando Brancia, Ciccio Ingrassia
ore 23.20 - "Giulietta degli spiriti" (Federico Fellini - 1965) con Giulietta Masina, Sandra Milo, Mario Pisu, Valentina Cortese, Sylva Koscina

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