Viaggiare è un istinto interiore che molte volte non si riesce a fermare, anche se la vita ha deciso per te di rendere le cose molto più difficili.Walter Cagno - torinese tetraplegico è un esperto viaggiatore, autodidatta, non si appoggia ad agenzie, (quando l'ha fatto ha capito che era meglio fare da soli), la sua voglia di nuove esperienze, lo ha spesso fatto trovare in situazioni scomode e al limite del possibile.
La sua sclerosi multipla non l'ha fermato però nel cercare di raggiungere mete anche molto lontane, nei suoi timbri sul passaporto vi sono Tunisia,Giordania,Messico e Australia.
Giampiero Griffo (presidente della FISH, federezione Italiana per il superamento degli handicap), ha scelto una meta per molti insuperabile, ma la sua volontà e lo spirito d'avventura, hanno cancellato le paure e ha potuto così raggiungere i 2500 metri delle rovine di Machu Picchu in Perù.
E visto che le imprese ad altura sono nelle sue vene ha deciso anche di andare nell'isola di Elephanta nel Golfo di Mumbay in India, un paese non proprio famoso per i servizi ai portatori di handicap, anche se ne conta un numero molto alto e affrontare i 350 scalini per arrivare al famoso tempio di Shiva.
Carla Castagna: la sua carozzina non l'ha fermata nel raggiungere destianzioni come Pechino e la Giordania dove è anche andata in camello e a dormito in una tenda nel deserto.
La cosa più simpatica (si fa per dire) e che la parte più difficoltosa di uno dei suoi viaggi è stato il tragitto in pulman tra Milano e Torino.
Potete leggere i loro racconti di viaggio a questo link
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