Video. Allo Juventus Stadium adesso si cantano anche cori antisemiti

Non bastavano i cori discriminatori contro i Napoletani, perché adesso allo Juventus Stadium si possono ascoltare anche cori antisemiti. Durante i primi dieci minuti della partita di Domenica contro i Viola, infatti, alcuni tifosi bianconeri della Curva Sud hanno paragonato i Fiorentini agli ebrei: “i Viola non sono Italiani, ma sono una massa di ebrei”. Un confronto, diciamolo, in cui non c’è nulla di offensivo perché gli ebrei non sono certo esseri da cui bisogna scappare (quelli da cui bisogna scappare sono coloro che fanno questi cori), ma che è estremamente fastidioso e sintomo di ignoranza in quanto per quegli juventini l’ebreo è un individuo inferiore. Oltre ai Fiorentini anche il presidente dell’Unione delle Comunitá Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna, ha espresso indignazione: “Ancora una volta l’imbecillità di alcune frange del tifo è tornata a palesarsi durante una partita di calcio. Gli indecenti cori antisemiti pronunciati da un gruppo di tifosi della Juventus nel corso del nono minuto dell’incontro casalingo con la Fiorentina, cori amplificati e propagati anche durante la diretta televisiva, sono la triste conferma di quanto ancora resti da fare per sradicare odio e pregiudizio dove dovrebbero invece albergare valori di lealtà, passione agonistica, amore per lo sport. L’auspicio è che possano essere al più presto presi i provvedimenti più opportuni e che i responsabili di queste azioni siano messi in condizione di non poter frequentare le curve degli stadi per lungo tempo“. Quella partita inoltre è stata occasione di mettersi in mostra negativamente anche per i suppoters Viola, che hanno esposto uno striscione e intonato un coro inneggianti alla tragedia dell’Heysel, dove morirono 39 tifosi della Juventus, tifosi Viola che in passato si sono anch’essi segnalati per cori contro i Napoletani. Juventus-Fiorentina di domenica scorsa, dunque, non è stata una partita di calcio ma uno spettacolo di Vergogna. L’ennesimo negli stadi italiani.