Magazine Cultura

Vincitori e finalisti del Contest Letterario di poesia e prosa “Lo stomaco delle farfalle”

Creato il 20 gennaio 2015 da Alessiamocci

Si è conclusa il 29 dicembre 2014 a mezzanotte la possibilità di partecipare al Contest Letterario di poesia “Lo stomaco delle farfalle” promosso da noi di Oubliette Magazine e dall’autore Davide Lisi.

Una competizione a suon di parole e versi che ha visto più di 70 partecipanti nella sezione A (short story) e nella sezione B (poesia). La giuria (Alessia Mocci, Rebecca Mais, Daniela Schirru, Cristina Biolcati, Maila Daniela Tritto, Rosario Tomarchio e Bernadette Amante) ha decretato i 14 finalisti, resi noti qualche giorno fa sulla Pagina Fan di Facebook di Oubliette Magazine.

Oggi, vi presentiamo i quattro vincitori  del contest che riceveranno a casa una copia de “Lo stomaco delle farfalle”, edito per la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni per la collana editoriale “Trasfigurazioni” in collaborazione con Oubliette Magazine.

Tutte le opere partecipanti possono essere lette cliccando QUI.

FINALISTI

SEZIONE A

Maria Stella Lo Re con ” Un angelo alle spalle”

Mirella Merino con “I verbi della mia vita”

Tania Scavolini con “Il sogno di Sofia”

Pamela Gotti con “Farfalle a caccia”

Marco Bertoli con “Nebbia”

Grazia Elettra Cormaci con “Pensando a te”

Serena Maria Carlucci con “Momento”

SEZIONE B

Cristina Marras con “L’onda”

Fabian von der Nebel con “Anegada Passage”

Luciana Esposito con “Ladro d’anima”

Gabriella Afa con “Voglio restarti accanto”

Aldo Ardetti con “Gli affacciati tramonti”

Giuseppe Carta con “Non contro, ma pro”

Luciana Raggi con “Fuga”

VINCITORI

Pamela Gotti con “Farfalle a caccia”

E quindi ti sei detto che le cose non stanno in questo modo. Che ogni lasciata è persa. Che per andare e tornare c’è bisogno di un mezzo. E non sai quale.

Scompigli i capelli e imbracci il fucile. Oggi sarà una giornata da ricordare.

Vai a caccia di quelli che ti hanno sempre fatto credere che ci sia un posto dove andare, una casa in cui tornare.

Spari a zero addosso a coloro che continuano a ripetere la solita infantile litania sulla quale prevale un uso improprio degli aggettivi qualificativi.

Così avanzi spedito tra i lastroni di vetro che fanno trasparire il nulla sottostante e non ti accorgi della tua fame. Non riesci a guardarti la pancia e a vedere il tuo pianto. Il volo è solo un ricordo oppure una speranza mozzata.

Soccombi a te stesso e al tuo stomaco e il fucile sbatte contro il cemento e spara. Senza un bersaglio.

 

Grazia Elettra Cormaci con “Pensando a te”

Non posso darti soluzioni per tutti i problemi della vita. Non ho una risposta ai tuoi dubbi o timori. Ma io ci sono e posso condividere con te.

Non riesco a cambiare il tuo passato o il futuro, ma quando hai bisogno sai che ti sarò accanto. Non riesco a evitare di farti cadere, posso solo offrirti la mia mano di supporto per farti rialzare. Le tue gioie, i tuoi trionfi, e successi, come le tue delusioni, paure, non sono mie ma il mio cuore gioisce quando ti vede felice. Non giudico le decisioni che prendi nella vita, mi limito a sostenerti e incoraggiarti se me lo chiedi. Non c’è possibile tracciare confini in cui operiamo, ma ti offro uno spazio necessario per crescere. Non posso evitare la tua sofferenza quando viene, mi dispiace e mi si spezza il cuore, ma posso piangere con te e raccogliere le tue lacrime in un vaso e amalgamarle con il mare. Non posso dirti come sei e come devi essere, ma dirti che ti voglio bene … sì. Io sarò sempre con te. Non ti abbandonerò. In questi giorni ho pensato a te e guardando tra i ricordi, sei tra i miei più cari. Dormi sereno, emanando vibrazioni d’amore. Sapere che siamo qui di passaggio, miglioriamo la nostra esistenza. Godiamoci ciò che la vita ci offre. Ascoltiamo la voce del cuore. Crediamo nella vita e negli altri e così a poco a poco, ogni cosa acquisterà più valore, un colore, un profumo migliore.

Grazie di essere con me… grazie di esistere.

Anno 1971

 

Cristina Marras con “L’onda”

Ogni riccio sarà un’onda

che cullerà i tuoi desideri.

Silenziosamente,

mani sapienti si perderanno,

regalando brividi

di ghiaccio iridescente.

Sguardi accoglieranno sguardi,

limpidi, intensi e bagnati di gioia.

 

Aldo Ardetti con “Gli affacciati tramonti”

Incontro con i miei affacciati

tramonti di ricordi e segreti

sulla barca appesantita da rotte,

le conchiglie vittime sulla riva

che risacca affoga e insabbia.

Navigo alla ricerca di versi,

una canzone condita di sale

che si nasconde, insinua e fugge

verso lontani profili di vele.

Canzoni partorite rifuggendo

le città difficili d’inverno,

ma sostando nelle strade marine,

alberghi di rugosi pescatori

con forti voci e fiato salmastro

accomodati su rotoli di cime

tra le bitte del rifugio marino,

le case umide asciugate da brezze

di libeccio o grecale carezze.

 

I vincitori saranno contattati via email per l’invio del premio.

Complimenti ai vincitori, finalisti e partecipanti!

I nuovi Contest sono online nella Categoria Concorsi del Magazine.

 

Per pubblicare con Rupe Mutevole Edizioni invia un’e-mail ([email protected]) alla redazione inviando il tuo inedito, se vuoi pubblicare nella collana “Trasfigurazioni” con la collaborazione di Oubliette Magazine invia ad: [email protected]

 

Info

Sito Rupe Mutevole Edizioni

Facebook Rupe Mutevole Edizioni

ACQUISTA

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :