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Violenza verso le donne, come comportarsi

Da Laneve100

violenza, violenza donne, stalking, pari opportunità, carmela e lucia, violenza sulle donne, numeri stalking, chi chiamare violenza,femminicidio,1522, numero antiviolenzaSono agghiaccianti gli utlimi episodi di violenza verso le donne, vedi i casi di Carmela (morta per salvare sua sorella dalla violenza dell’ex) e Lucia, che hanno riportato alla ribalta il problema definito ‘femminicidio‘. L’assassinio di donne innocenti, senza altra colpa che aver conosciuto l’uomo sbagliato o di trovarsi in una famiglia che ha un componente ‘sbagliato’. Ma cosa si può fare per combattere il fenomeno? E se si è a conoscenza di casi simili?

La violenza verso le donne è un problema mondiale non ancora sufficientemente riconosciuto e denunziato, all’oggi confermato anche da numerose ricerche e studi condotti a diversi livelli e contesti.
È un fenomeno che si sviluppa soprattutto nell’ambito dei rapporti familiari e coinvolge donne di ogni estrazione sociale, di ogni livello culturale, provocando danni fisici e gravi conseguenze sulla salute mentale, e comportando alti costi socioeconomici non solo alle donne, ma anche alle comunità ed agli stati in cui vivono.
La violenza sulle donne, così come definita nella Dichiarazione per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne emanata dalle Nazioni Unite nel 1993, è “qualunque atto di violenza sessista che produca, o possa produrre, danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche, ivi compresa la minaccia di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che nella vita privata“.
E’ una violenza che si annida nello squilibrio relazionale tra i sessi e nel desiderio di controllo e di possesso da parte del genere maschile sul femminile.

Ecco il testo e i numeri a cui rivolgersi (dal sito pariopportunità)

Dal 2006 il Dipartimento per le Pari Opportunità ha sviluppato, mediante l’attivazione del numero di pubblica utilità 1522, un’ampia azione di sistema per l’emersione e il contrasto del fenomeno della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne.

Nato e pensato come servizio pubblico nell’intento esclusivo di fornire ascolto e sostegno alle donne vittime di violenza, ha nel 2009, con l’entrata in vigore della L.38/2009 in tema di atti persecutori, iniziato un’azione di sostegno anche nei confronti delle vittime di stalking.
Il numero è attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno ed è accessibile dall’intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile, con un’accoglienza disponibile nelle lingue italiano, inglese, francese, spagnolo, russo e arabo. Le operatrici telefoniche dedicate al servizio forniscono una prima risposta ai bisogni delle vittime di violenza di genere e stalking, offrendo informazioni utili e un orientamento verso i servizi socio-sanitari pubblici e privati attivi a livello locale. Lo stile relazionale e comunicativo intrattenuto con le vittime che si rivolgono al 1522 rientra sempre in un quadro di accoglienza partecipata e competente. Il servizio mediante l’approccio telefonico sostiene l’emersione della domanda di aiuto, consentendo un avvicinamento graduale ai servizi da parte delle vittime con l’assoluta garanzia dell’anonimato. Dal 2010, i casi di violenza che rivestono carattere di emergenza vengono accolti con una specifica procedura tecnico-operativa condivisa con le forze dell’ordine.

Il servizio telefonico 1522 rappresenta lo snodo operativo delle attività di contrasto alla violenza di genere e stalking. Ponendosi alla base della metodologia del lavoro “di rete”, assume il ruolo di strumento tecnico operativo di supporto alla Rete Nazionale Antiviolenza. La rete è pensata soprattutto per recepire e diffondere a livello nazionale le azioni realizzate dalle reti antiviolenza a livello locale, chiamate a contrastare il fenomeno della violenza di genere, garantendone, al contempo, i necessari raccordi tra le Amministrazioni Centrali competenti nel campo giudiziario, sociale, sanitario, della sicurezza e dell’ordine pubblico.
I “nodi” della Rete Nazionale Antiviolenza sono gli Ambiti Territoriali di Rete. Si tratta di aree territoriali, Comuni, province o Regioni, con le quali il Dipartimento per le pari opportunità stipula un Protocollo d’intesa al fine di promuovere azioni di sensibilizzazione e contrasto alla violenza di genere, di promuovere la costituzione o il rafforzamento di reti locali atte a contrastare gli episodi di violenza di genere e stalking, di facilitare l’integrazione del servizio nazionale 1522 con le strutture socio-sanitarie presenti in ambito territoriale e, infine, di realizzare seminari tematici pubblici sul tema della violenza di genere.

In tali territori è attivo un dispositivo di accesso diretto ai servizi locali veicolato dal servizio di accoglienza telefonica 1522 (si tratta di un trasferimento diretto di chiamata, dal call center al centro antiviolenza attivo negli orari prestabiliti di apertura al pubblico).
Attualmente gli Ambiti Territoriali di Rete sono le città di Bologna, Palermo, Napoli, Venezia, Pescara, Prato, Cosenza, Isernia, Trieste, Ravenna, Nuoro, Potenza, Aosta, Torino, Latina, Agrigento, Reggio Emilia, Faenza, le Province di Genova, Ancona, Bari, Catania, Caserta, Crotone, Teramo, Pesaro-Urbino e la Provincia Autonoma di Bolzano.
Tra le azioni del Dipartimento è previsto l’ampliamento ed il potenziamento della Rete Nazionale Antiviolenza con l’adesione delle Regioni quale organismo di snodo al fine di realizzare una migliore sinergia del sistema dei servizi di contrasto alla violenza di genere e stalking sui territori locali.

Obiettivo del Dipartimento è quello di incentivare lo sviluppo della Rete Nazionale Antiviolenza e accrescere, sul territorio nazionale, il numero dei servizi a sostegno delle vittime. Perchè le attività promosse dal Dipartimento siano più capillari e radicate sul territorio è possibile per gli Enti territoriali e i servizi socio-sanitari pubblici e privati prenderne parteattraverso due distinte procedure di accesso standardizzate.

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Per richiedere chiarimenti e informazioni si può inviare un’email a: [email protected]


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