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Virgin Oceanic esplorerà le profondità marine

Creato il 07 aprile 2011 da Zonwu
Virgin OceanicNon contento delle sue astronavi private in arrivo, Richard Branson, creatore dell'impero Virgin, ha deciso che lo spazio non sarà la sola frontiera dell'esplorazione nel prossimo futuro. Branson ha infatti dato il via al progetto Virgin Oceanic, che nell'arco di pochi mesi darà alla luce un nuovo tipo di sommergibile in grado di spingersi fino alle profondità estreme della fossa delle Marianne.
"Ci sono stati più uomini sulla Luna che persone che hanno superato i 6.000 metri di profondità" dice Branson. Il suo progetto, in collaborazione con il pilota americano Chris Welsh, prevede di raggiungere alcuni dei fondali oceanici più profondi del mondo: fossa delle Marianne, la fossa di Puerto Rico, la fossa Diamantina, la South Sandwich Trench e il Molloy Deep nell'Artico.
E' chiaro che, come nel caso di Virgin Galactic, una sfida del genere comporterà la creazione di un nuovo genere di sottomarini. Nel caso di Virgin Oceanic, il sottomarino è stato progettato da Graham Hawkes, e ha la vaga forma di delfino. Potrà spingersi fino ad oltre 37.000 piedi di profondità (oltre 11 km) e sopportare pressioni incredibili (oltre 1000 atmosfere) grazie alla sua struttura in titanio e fibra di carbonio.
Virgin OceanicIl sottomarino può muoversi alla velocità massima di tre nodi, e scendere verso il fondale ad un ritmo di 100 metri al minuto. Il che si traduce in circa cinque ore di discesa per raggiungere il punto più profondo della fossa delle Marianne. Una volta sul fondale, il sottomarino potrà muoversi per circa 10 chilometri e registrare tramite telecamere e sensori ciò che lo circonda, rimanendo entro il limite di autonomia di 24 ore del veicolo.
Il prototipo del sottomarino è giù stato realizzato, e si trova attualmente in fase di test per verificare la stabilità della struttura alle pressioni che si prevedono in incontrare alle profondità estreme che alla Virgin vogliono raggiungere. A 10 chilometri sotto la superficie del mare, il minimo problema può facilmente trasformarsi in disastro, e non esiste nessuna possibilità per una missione di recupero.
Il veicolo è stato realizzato anche grazie all'aiuto dello Scripps Institution of Oceanography e di Google. La partecipazione dello Scripps rende evidente quanto interesse scientifico ci sia dietro al progetto Virgin Oceanic: il mare, infatti, è l'ultima frontiera dell'esplorazione terrestre, e ad oggi sappiamo ancora poco o nulla sugli oceani del nostro pianeta.
Virgin Oceanic prevede di spingersi fino al fondo della fossa delle Marianne entro la fine di quest'anno, e di compiere le altre immersioni previste nei prossimi due anni.
Virgin Oceanic

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