Magazine Diario personale

vivere pienamente

Da Saraconlacca

Non esiste un’età migliore delle altre. Ogni fase della vita ha pregi e difetti. Quando siamo giovani abbiamo tanta energia e voglia di fare. Ma siamo ancora incostanti ed incerti. Quando siamo più maturi l’esperienza ci aiuta a commettere meno errori ma siamo meno intraprendenti. La vita ci ha insegnato che è meglio valutare le conseguenze delle nostre decisioni, prima di lanciarsi in nuove avventure. E allora, talvolta, freniamo il nostro entusiasmo e ci priviamo anche solo della possibilità di sperimentare qualcosa di nuovo. Quando siamo anziani abbiamo la saggezza dell’età, abbiamo vissuto tante cose, saremo pronti a ricominciare ma allora è il nostro corpo che non ci segue! Ogni età ha aspetti positivi e negativi. Tutto dipende da quello che riusciamo a farne, da come siamo capaci di attraversare la nostra giovinezza, la nostra maturità e la nostra vecchiaia, dallo spessore e dall’importanza che riusciamo a dare a ciò che ci succede, a quello che accade intorno a noi. La vita può essere sempr vissuta con pienezza. Anzi la riuscita della vita è il risultato di tutto ciò che abbiamo potuto fare, dire, pensare, sognare… Talvolta è anche il frutto di quello che non abbiamo fatto o detto. Come diceva Aristotele: “Una sola rondine non fa primavera, nè un solo giorno, così neppure una sola giornata o un breve tempo rendono la beatitudine o la felicità”. Certo, la felicità non è uno stat permanente. La si vive a sprazzi. Negli attimi fugaci di gioia la vita ci riserva a ogni età. Ma pproprio perchè questi momenti sono fugaci non ci si può permettere di farli scivolare via. Anche se la felicità non dipende esclusivamente da noi, non la possiamo “meritare” come si merita un bravo a scuola. Talvolta è anche attraverso le sofferenze che ci costruiamo, che arriviamo a dare un senso a quello che abbiamo vissuto. L’importante è sapersi fermare, interrogarsi sui propri desideri, trovare il modo appropriato per dire “io” ed esprimere la propria soggettività. Anche solo per abitare la quotidianità, senza restare passivi di fronte quello che succede, senza “subire” la vita, lasciando agli altri l’occasione di decidere al nostro posto. Vivere pienamente la propria vita non vuol dire nè cercare di controllare sempre tutto, nè abbandonarsi completamente al caso e alla sorte. Significa non rinunciare a cercare la propria strada, essere pronti a rimettersi in discussione, avere la certezza che ogni istante può essere prezioso.


Tagged: FELICITà

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