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Wat Bang Phra, tatuaggio e religione

Da Italianoabangkok @BeingAndrea
  • Wat Bang Phra, tatuaggio e religione

    Per chi non lo sapesse ancora, da quando vivo in Thailandia ho sviluppato una passione per i tatuaggi. Non è una questione estetica ma di significati e memorie.

    Qui in Thailandia il tatuaggio è una tradizione (su Viaggio Vero ne parlai già molto tempo fa) che si tramanda nei secoli, legata a doppio filo con religione e superstizione. Per questo sono voluto tornare alle origini andando di nuovo nel tempio probabilmente più famoso per i tatuaggi: Wat Bang Phra!

    Il fatto che Wat Bang Phra abbia un sito internet ufficiale fa intuire l’importanza di questo tempio non solo qui ma anche fuori dalla Thailandia. E’ noto anche come Wat Luang Phor Phern, dal nome monaco che lo rese famoso proprio per la sua capacità di eseguire “tatuaggi magici”.

    Si può credere o meno che questi tatuaggi abbiano la capacità di conferire poteri mistici di protezione e di buona fortuna e non sarò certo io a mettere alla prova la capacità del mio tatuaggio a 29 guglie di proteggermi dalle avversità ma ora che sulla schiena ho un un Kao Yord (เก้ายอด) di codeste dimensioni dovrei poter star tranquillo per un pezzo.

    Siamo partiti in 4, di buon ora da Bangkok diretti a Wat Bang Phra. Silenziosi più per quello che stavamo per fare che per il sonno, in poco più di un’ora di macchina siamo arrivati a destinazione.

    Wat Bang Phra, tatuaggio e religione
    Wat Bang Phra

    Il complesso dei templi vanta nella parte più antica oltre 1000 anni di storia e fin dalle sue origini è famoso per i suoi tatuaggi magici. C’è gente che arriva qui da tutto il mondo e noi siamo sorpresi che non ci sia già la ressa al nostro arrivo alle 7 del mattino.

    Veniamo immediatamente avvicinati da un signore magrissimo che, con aria saccente, ci trascina al 3° piano della palazzina dove in ogni angolo c’è qualcuno che sta facendo tatuaggi infliggendo rapidi e precisi colpi con la lunga asta di metallo (khem sak). Veniamo informati che il “maestro" sta mangiando e arriverà subito per eseguire il tatuaggio che vogliamo e che nel frattempo potevamo guardare il catalogo dei diversi disegni - una sorta di tariffario illustrato che ci lascia alquanto interdetti.

    Ok, se sono arrivato fino a Wan Bang Phra è perché voglio tornare alle origini:
    qui i tatuaggi non si scelgono né si pagano!

    Questione forse di business ma anche a Wat Bang Phra si sono adeguati alle richieste di chi è più esigente e vuole questo o quello. Tradizionalmente è il monaco a decidere cosa tatuare e dove!

    Wat Bang Phra, tatuaggio e religione
    Esterno dell’area dedicata ai tatuaggi magici - nelle sale dove vengono eseguiti i tatuaggi è proibito scattare foto

    Ci guardiamo in faccia e leggiamo negli occhi gli uni degli altri i cento dubbi e quesiti. La giornata è lunga e la decisione non facile. Sottoporsi ad un sak yant richiede convinzione. Questo luogo ha però qualcosa di davvero speciale. Sarà il lento scorrere del fiume che lo affianca o sarà il forte simbolismo ammassato in ogni angolo del tempio ma ci prendiamo il tempo per prendere la nostra decisione, in tutta tranquillità, ciascuno di noi per conto proprio senza influenzarci reciprocamente.

    Wat Bang Phra, tatuaggio e religionePaed Tidt (แปดทิศ ovvero le 8 punte - protezione nelle 8 direzioni dell’universo) di Noom appena terminato, benedetto con il sigillo in oro

    Uno alla volta siamo andati a comprare la nostra offerta da dare al monaco: un vassoio contenente 1 pacchetto di sigarette, dei fiori, incensi e 1 candela per 75 baht. Sul vassoio abbiamo poi adagiato un’offerta in denaro (altri 25 baht come indicatoci da una sorta di capo cerimoniere che però non ha saputo dirmi perché proprio 25 e non di più). In ginocchio, ci siamo poi messi in fila senza parlare.

    Con le spalle nude volte al monaco sento il cuore battere dentro il mio petto. Il ritmo è regolare ma la frequenza aumenta mentre le mani del mio tatuatore sembrano misurare la mia schiena da un lato all’altro. Con la coda dell’occhio lo vedo accendersi una sigaretta e poggiare un tampone ai 2 lati del Kao Yord che ho già alla base del collo.

    So che sta per infliggere il primo colpo perché fa cenno ai suoi 2 assistenti di tenermi fermo: chissà quante volte s’è beccato un cazzotto in faccia da chi s’aspettava di non sentire nessun dolore. Colpo dopo colpo sento i miei muscoli irrigidirsi e rilassarsi. La posizione che mi ha fatto assumere non è delle più comode. Il tempo sembra essersi fermato. Non so da quanto tempo il monaco ha iniziato il suo lavoro. Ogni volta che fa una pausa dentro di me spero che abbia finito e quando riprende non posso non chiedermi cosa stia disegnando.

    Percepisco occhi curiosi sbirciare alle mie spalle.

    Mi viene fatto cenno di mettermi a mani giunte.

    Una nenia appena accennata precede il soffio con il quale il mio tatuaggio viene benedetto.

    La curiosità è troppa e, ricevuta la benedizione anche dall’Ajarn, non posso non correre fuori e farmi scattare una foto per vedere cosa mi è stato disegnato

    Wat Bang Phra, tatuaggio e religione
    Tatuaggio terminato, si tira un sospiro di sollievo e si scopre finalmente cos’è stato scalfito sulla pelle.

    Quel tempo interminabile in realtà è durato meno di 15 minuti. Con una certa sorpresa noto che non ho ricevuto un nuovo tatuaggio ma semplicemente una continuazione del mio Kao Yord. Alle classiche 9 guglie ne sono state affiancate altre 20, 10 per ciascun lato. Ma perché?

    I “poteri magici” del Kao Yord servono a proteggere e portare fortuna a chi ce l’ha tatuato addosso. E’ solitamente il primo sak yant che si riceve e le “guglie” o “stupe” rappresentano il sentiero del Buddha verso la perfezione e l’illuminazione. L’arricchimento con le altre guglie indica la complessità del cammino e la forza nel proteggere e donare saggezza e fortuna.

    A Gloy è toccato l’Ha Thaew (ห้าแถว - cinque linee), probabilmente il disegno più comune per le donne, realizzato anche sugli uomini, in genere sulla spalla sinistra. Ognuna delle cinque linee si riferisce ad una benedizione specifica per il successo e per la buona fortuna.

    Wat Bang Phra, tatuaggio e religione

    Gloy - si nota, anche se sfocato, il simbolo del divieto di fare foto sullo sfondo

    Uno dopo l’altro ci siamo tutti sottoposti al tatuaggio e abbiamo ricevuto la nostra benedizione. Come se non fosse successo nulla abbiamo ricominciato a parlare e a scherzare. Il tempio non offre un granché di turistico a parte qualche ristorantino sul fiume. Visto che si è fatta ora di pranzo tanto vale approfittare per rifocillarsi prima di ripartire.

    Wat Bang Phra, tatuaggio e religione
    Statue e divinità nel tempio

    Nota: se noleggiate un taxi per andare fino a Wat Bang Phra assicuratevi che vi riporti anche a Bangkok; stabilite in anticipo il prezzo di andata e ritorno - la cifra è molto variabile ma un prezzo onesto si aggira al momento fra i 1500 e i 1800 baht. Andare con i mezzi pubblici è possibile ma non semplice (direi quasi impossibile senza l’aiuto di un tailandese).

    Vi state domandando che ne è stata della 4^ persona e che tatuaggio abbia ricevuto? Stay tuned!

    Ogni tatuaggio che ho dice la sua su ciò che sono.
    Phil Brooks

    Posted 4 hours ago

    4 notes

    Tags: tatuaggi, tatuaggio, religione, buddismo, superstizione, usi e costumi,

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