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Web Design e Progetti

Da Iwebdesigner @Iwebdesigner_it

Incontra, pianifica, crea un prototipo, ottieni feedback da parte dei clienti e poi realizza.

Questi sono i passaggi che, più o meno, abbiamo in testa quando pensiamo al processo di sviluppo web; se per caso però il tuo ultimo progetto non è stato così perfetto come avresti pensato, anche se hai seguito pedissequamente questi step, allora ti consiglio di leggere fino in fondo questo articolo. Potrebbe essere molto interessante. Chris Butler nel suo testo “The Strategic Web Designer”  offre alcuni validi consigli sul web design, spiegando come unire la fasi di gestione del progetto a quelle di interaction design per arrivare a realizzare al meglio il vostro progetto web.

Come un Website dovrebbe essere costruito

Prima di pensare che sai già tutto su quale sia il corretto processo di sviluppo di un sito web, fatti la seguente domanda: “Come è andato il mio ultimo progetto web? E’ andato bene? E’ stato brillante? O poteva essere migliore?” , se la tua risposta è l’ultima, allora continua a leggere. Spesso infatti la risposta è proprio l’ultima, ma perché? Perché spesso, forse troppo spesso, le difficoltà che andiamo ad incontrare nella realizzazione di un sito web, pregiudicano il processo di realizzazione: esistono difficoltà che si scontrano palesemente con il flusso di realizzazione, ma non sono problematiche che dipendono da mancanza di idee o da non ben precisate incapacità tecniche. I progetti di web design arrivano a termine o muoiono, non in base a competenze tecniche, ma in base alle difficoltà di processo: è difficile che qualcuno di noi decida di realizzare un sito per un cliente, se sa già che non è in grado di farlo (ok a volte può capitare, a qualcuno capita); solitamente partiamo dal presupposto che le nostre competenze tecniche sono sufficienti, lo scoglio che si va ad incontrare e che causa il naufragare del progetto, è a livello proprio di processo. Il ruolo del Project manager in alcuni ambiti è essenziale e utile e se non si può disporre di un vero e proprio PM è il caso che ognuno a turni si investa di questo ruolo.

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Pianificazione

Pianificare può spaventare, ma alla fine non è che sia una attività cosi complessa, lo è di più la gestione delle pianificazione, ma il processo iniziale no. Raccogli le informazioni dal cliente, condividile con il gruppo di sviluppo e suddividi i compiti: chi farà cosa e come.

Usa una lavagna, a tutti piacciono le lavagne!  

Fatto questo identifica gli obiettivi del business, lascia che i ragazzi si occupino di delineare le strategie per il raggiungimento degli obiettivi, poi disegna il flusso dei dati dell’applicativo, immagina il tipo di utente target di riferimento, delinea le personas che potrebbe utilizzare il sito, metti in piedi un buon customer service per gestire le richieste, quindi interroga tutti chiedendo loro di quanto tempo avranno bisogno per realizzare e quanto costerà. Scrivi tutto in maniera precisa, prendi nota, questo è il tuo piano di azione. Non ti dimenticare che più grande e complesso è il progetto, più grandi e complessi saranno le difficoltà che il tuo gruppo incontrerà; non sottovalutare le difficoltà di tempo, non pensare che vada tutto liscio, mettiti sempre spalle al coperto e soprattutto non pensare che per i prossimi due mesi, tutti saranno sempre al 100% di efficienza operativa.

Prototipo

Il prototipo non è il wireframe su carta, il prototipo è operativo e quindi cliccabile, descrive l’architettura dell’informazione di un sito web, così come le sue funzionalità (almeno quelle elementari) e gli aspetti lato user experience. Il prototipo ha come obiettivo quello di colmare il gap esistente fra la mappa mentale e i primi schizzi che hanno dato vita al wireframe. Serve a proporre qualcosa già di operativo, che abbia come obiettivo quello di delineare un comportamento base dell’applicativo. Deve essere chiaro! Lo stai consegnando ai designer e sviluppatori, quindi chiaro, che non significa bello: io disegno come un bambino delle elementari, ma cerco di esplicitare il più possibile tutti i passaggi che devono essere eseguiti, non deve essere un capolavoro grafico, deve essere capibile. Tipicamente il prototipo ripercorre sei punti:

  • Delinea l’architettura dell’informazione del sito e determina quali pagine contengono determinate informazioni e quali no
  • Specifica la struttura e il contenuto informativo delle pagine di marketing come quelle dei prodotti o landing page
  • Specifica la struttura delle pagine contenenti articoli del blog, post, news e definisce le call-to-action
  • Considera i contenuti come metadati per gerarchizzarli e definire parole chiave di ricerca
  • Delinea la struttura della home page
  • Pensa alla integrazione con prodotti di terze parti

Visual design

La progettazione visiva è importante, per alcuni troppo, per altri troppo poco, per me è utile il giusto se integrata con l’architettura dell’informazione: un sito bellissimo che ti fa dire “uahhooo” è fantastico, ma se poi non ha le informazioni che mi servono  è stato come offrirmi una pizza ripiena e poi farmi mangiare una margherita gommosa; viceversa fare un sito ricco di informazioni, ma che non ha un impatto visivo gradevole, che magari utilzza colori agghiaccianti come il giallo limone per sfondo è come presentarmi una teglia di lasagna dall’aspetto buonissimo, ma cucinate con lo zucchero. Quindi studiate il visual design, pensate ai colori, alla tipografia a come questi elementi vivono insieme, quali sensazioni suscitano, una volta che li avrete definiti applicarli alla struttura tecnica del sito non dovrebbe essere un problema eccessivo.

Produzione

E’ il momento di passare in azione veramente; la produzione é il momento in cui tutto quello che hai progettato in fase di design prende forma, è il momento in cui tutto viene realizzato e creato. Fate in modo che sia una esperienze iterativa e coinvolgente; una volta che avete definito infatti la struttura, succede poi che ognuno parta a realizzare la sua parte a testa bassa.

Fate interagire i vari attori! Un progetto non è la somma delle parti, ma qualcosa di più! 

Siate dinamici, confrontatevi, interagite e sviluppate. In questo modo la realizzazione sarà sempre sotto gli occhi di tutti e tutti potranno partecipare attivamente ed aiutarsi.

Feedback

Prima di tutto non aspettatevi che il feedback sia sempre positivo, eh no, mi spiace; anche se avete seguito tutto per filo e per segno, sarà sicuramente successo qualcosa che è sfuggito al piano che avevate attentamente preparato. Non preoccupatevi però in questa fase è previsto. Gli utenti forniscono dei feedback su quello che vedono, in base a quello che si aspettavano venisse realizzato e qualcosa potrebbe essere andato storto e frainteso. Un consiglio: il feedback solitamente viene dato da utilizzatori finali, magari il cliente, quindi non date mai in pasto quello che avete fatto ad un cliente, anche se si trattasse di una semplice beta, senza avergli fatto passare una sessione di test interna.

Il test è importante per studiare quello che è stato fatto, come è stato fatto, se è conforme a quello che ci aspettavamo e se funziona.


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