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Winnie Pooh, figli, balsami e fiorentine di due chili: l’altro Castrogiovanni

Creato il 11 luglio 2012 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa

Winnie Pooh, figli, balsami e fiorentine di due chili: l’altro CastrogiovanniGiorgio Michieletto per Diva e Donna

Capelli lunghi, barba incolta: per chi segue il rugby è il pilone, qualcuno lo conosce come l’orso. Molti lo hanno visto negli spot fenomeno del momento targati Edison. Il rugby non è ancora sport olimpico e lui, Martin Leandro Castrogiovanm, capitano della Nazionale italiana, si intrufola nelle altre discipline, dal volley alla pallanuoto, fino alla ginnastica ritmica, per essere comunque a Londra 2012. Il risultato è esilarante. Castrogiovanni, “castro”, italiano di origine argentina, 186 cm per 122 chili di peso, gioca nella squadra inglese dei Leicester Tigers. E per “Diva e donna” accetta per la prima volta di posare con la fidanzata Giulia Candiago, sciatrice trevigiana, ex campionessa della nazionale.
Ci sveli il suo lato più tenero, più romantico.
«Giulia, qual è la cosa più romantica che ho fatto? (ndr: pausa di silenzio) Ah sì… Una volta le ho regalalo un peluche gigante di Winnie the Pooh. Tutto sommato, mi considero abbastanza romantico: in questi sei anni insieme qualche regalino gliel’ho fatto».
Da un anno convivete in Inghilterra. Come vi trovate?
«Preferisco l’Italia. L’Inghilterra è dura: clima orrendo, non vedi il sole per lunghissimi periodi. Londra è bella, ma il resto del Paese bruttino. Poi non si mangia bene».
Castro a tavola. «Mi piacciono i dolci, ma mi devo controllare. Limito pasta e pane».
Una pazzia? «Un volta ho divorato una fiorentina di un chilo e sette. Ho fatto fatica ma ce l’ho fatta. Ecco, per Giulia mi piace cucinare: non usciamo spesso, al massimo andiamo al cinema. Sono un tipo molto tranquillo. E quando siamo a casa cucino io».
Piatto forte?
«Il barbecue. Sulla grigliata non mi batte nessuno».
Progetti di vita con Giulia?
«Per ora conviviamo. Forse un giorno arriveremo al matrimonio… Di certo vorrei un bambino, ma quando smetterò di giocare, perché non è facile farlo crescere adesso. Poi anche Giulia non vuole subito figli. Dall’altro lato, però, poi penso che non mi vedrà in campo e mi dispiace».
Si sente più italiano o argentino? Ha un nonno siciliano, di Enna, ma è nato a Paranà…
«Ho l’Argentina nel cuore, ma mi sento italiano: devo tutto all’Italia». (…)
Cosa pensa del calcio?
«Mi dispiace perché è lo sport più bello e ora si parla solo di calcioscommesse: di sicuro c’è chi ha sbagliato, ma a volle si fa un calderone. Mi sarebbe piaciuto giocare a calcio. Da piccoli tutti vogliono fare i calciatori, ma basta guardarmi. .. Non avrei potuto nemmeno stare in porta! Ho cominciato col basket; poi sono rimasto affascinato dal rugby, ma mia madre non voleva. Così ho iniziato a giocare tardi, a 18 anni. Finita una partita di basket ho spinto l’arbitro, mi sono fatto espellere: sospeso a vita!». (…)
Magari è anche vanitoso…
«No. Ogni tanto Giulia si arrabbia e mi dice: “Mettiti un po’ di balsamo!”. Ora sto perdendo i capelli, li devo curare di più».
Subisce il fascino del mondo dello spettacolo, della tv?
«No, non farei un reality insomma. Mi sono divertito con gli spot, ma in tv mi piacerebbe lavorare solo come commentatore sportivo. A fine carriera non penso di essere tagliato per rimanere nel rugby come allenatore».
Andrebbe a “Ballando”?
«No, non so ballare. Poi il mio amico Pozzecco (ndr: ex cestista) è andato a Baila! ma faceva schifo!».


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