Per esempio vuol dire non avere i soldi per pagare 4 milioni di Euro alla Svizzera, che è il principale fornitore di sangue, plasma, per i greci. E mi sembra giusto dirlo, dopo che son passati un paio di giorni, dove ho speso tempo a disegnare scenari politici vari.
Quattro milioni di Euro sono una cifra misera per uno Stato, di cui è razionale pensare che molti italiani addirittura dispongano personalmente. Ma quando si fallisce la situazione è questa.
A questo punto, perché non pensiate che sia scandaloso che si paghi il sangue va detto: il sangue è gratis, non costa, come è ovvio. Costa il sistema di comunicazioni e di persone, necessario per portarlo dalla Svizzera alla Grecia. E per intenderci, non è che la Grecia sia semplicemente irresponsabile: c'è un problema sanitario dietro che si chiama talassemia e che impedisce a chi ne è affetto di donarlo.
E, allora, non c'è nemmeno da dire "cancella il debito": non si tratta di debito, si tratta di un costo, che è diverso da un debito. È quello che serve per pagare gente e strumenti, la logistica come si dice, per fare un servizio. Che nessuno vorrebbe pagare perché è un servizio fondamentale: il sangue serve per vivere. E in questi casi, è lo Stato che mette i soldi. Funziona così, di solito. Anche senza troppo assistenzialismo.
Dunque, spero per noi, che nessuno possa arrivare, il giorno prima di un'operazione chirurgica, a doversi chiedere con quella solita superficialità, che significhi "fare la fine della Grecia".
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