Un team di ricercatori di Google, ha sviluppato una rete neaurale che permette di geolocalizzare (quasi) qualunque fotografia, anche nei casi in cui essa dovesse presentare pochi spunti per orientarsi ed individuare il luogo dello scatto.
I ricercatori dapprima hanno suddiviso una mappa del globo terrestre in una griglia di 26 mila quadratini, ciascuno di grandezza inversamente proporzionale al numero di fotografie effettuate nella propria zona di "competenza". Con questa suddivisione sulla mappa si notano delle zone a maggior risoluzione, ovvero le zone in cui sono state scattate più foto, e delle zone a minor risoluzione, cioè zone in cui il numero di foto è più esiguo.