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02/02/2015 - ITABIA: 2014 - Anno di rilancio della canapa

Creato il 02 febbraio 2015 da Orizzontenergia

Il 2014 ha visto un vero e proprio boom di coltivazioni.

La sola Assocanapa ha comunicato che sono raddoppiate le aziende agricole coinvolte nella semina che dalle 150 del 2013 sono passate a circa 300 nel 2014, con il conseguente aumento degli ettari coltivati in Italia che da circa 400 (nel 2013) sono diventati 1.290, con campi dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. CanaPuglia, Toscanapa, Sativa Molise, Canabruzzo, Lucanapa e l’Associazione per la Canapa Siciliana sono formate da aziende agricole che si sono associate per coltivare centinaia di ettari.

In molti ormai ritengono che la Canapa possa far crescere un’industria più sostenibile ponendosi come risorsa di prodotti migliori per l’ambiente che siano intonaco o biomattonebioplastica, carta, fibra tessile. Negli ultimi dieci anni la produzione di canapa industriale nel mondo è aumentata del 50% e la Cina è il primo produttoreproduttore
Secondo quanto stabilito dal decreto legislativo n. 79/99, il produttore è la persona fisica o giuridica che produce energia elettrica indipendentemente dalla proprietà dell'impianto.
con una superficie coltivata di oltre 60mila ettari.

La coltivazionecoltivazione
Insieme delle attività che consentono l'estrazione di idrocarburi (petrolio o gas naturale) dai giacimenti.
di canapa industriale è legale dal 1998 in Italia, con diversi vincoli, ma solo ora stanno nascendo progetti strutturati e molti giovani si stanno interessando a questa coltura e ad i manufatti ad essa associati.

Tra le condizioni più rilevanti per GENNAIO 2015 coltivare la pianta: la coltivazione deve essere inserita nella denuncia PAC e la semina deve riguardare una cultivar compresa nell’elenco europeo delle varietà con tenore di THC inferiore allo 0,2%, certificata dal cartellino rilasciato dall’ENSE (Ente Nazionale Sementi Elette); l’agricoltore deve avere stipulato contratto di coltivazione con un primo trasformatore autorizzato (Assocanapa srl è autorizzata). Assocanapa, associazione nazionale dei coltivatori di canapa, si è poi impegnata per i suoi associati a non coltivare appezzamenti di superficie inferiore a un ettaro e a comunicare annualmente ad AGEA e alle Regioni l’elenco delle coltivazioni dei suoi associati.

Alcuni istituti del CNR hanno dimostrato, nel 2014, la possibilità di ottenere un olio di canapa ottimo biocombustibile e cibi per animali dal residuo della spremitura (panello). Inoltre, si è sviluppato il progetto "Filagro", finanziato dalla Regione Lombardia, finalizzato ad integrare l’alimentazione zootecnica di ovini e caprini con semi di canapa e lino per dimostrare le alte capacità nutritive che questi semi possiedono e tentare di trasferirne i benefici alimentari nei prodotti della produzione lattiero-casearia.

L’attenzione è molto alta e nel 2015 sarà approvata una legge in grado di dare impulso al settore. Essa ha l’obiettivo di sostenere e promuovere la realizzazione di una filiera nazionale della canapa che, possa riguardare edilizia ed efficienza energeticaefficienza energetica
Con questi termini si intendono i miglioramenti che si possono apportare alla tecnologia per produrre gli stessi beni e servizi utilizzando meno energia, con conseguente riduzione dell' impatto ambientale e dei costi associati.
, tessile e moda, alimentazione, farmacologia oggi quasi esclusivamente interessati da manufatti di canapa importati. Il regime d'incentivazione e di promozione del settore, previsto dalla norma in discussione, è basato su cinque "progetti pilota" che devono fare da indispensabile volano nella fase di rilancio della filiera. I progetti prevedono la selezione delle sementi più adatte ai diversi territori, l’organizzazione della produzione, centri di stoccaggiostoccaggio
Attività di raccolta e deposito di una determinata risorsa. 
e macerazione e di tutte le fasi di trasformazione dei componenti la pianta con una configurazione di centri apripista a futurefuture
Contratto a termine standardizzato, stipulato all'interno di un mercato regolamentato, in cui chi lo sottoscrive si prende l'obbligo di acquistare o vendere un determinato bene ad una data e prezzo prefissati.
azioni industriali.

Fonte: ITABIA

 


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