dice che oggi le cose sono procedute
per proclami di quello
che le spinge a essere
che rinunciare le rende cattive
e non rinunciare le rende così vigliacche
da avvilirti di più
l’impotenza serve correnti
danza in vena mobilissima la sua luce
processa una furia oculata, un fittone
capace di raggiungere il cuore della terra
e toccarlo per avvelenarsi
senza scampo l’amore
è meno vivente, recede
la sua prudenza millimetrica
in fondo a molte cose che non si sanno
e si riconoscono così sole da vedersi per prime
