Da oggi fino al 23 maggio gli eurocandidati di tutti gli schieramenti politici potranno firmare il proprio impegno per l’ambiente sulla piattaforma online creata dal WWF appositamente in tutte le lingue dei paesi dell’Unione. Gli elettori di tutta Europa potranno, a loro volta, inviare il proprio messaggio ai candidati chiedendo di impegnarsi sui temi ambientali. Sono nove le tematiche per le quali si chiede l’impegno: dalla green economy alla difesa della salute dall’inquinamento, dalla lotta al cambiamento climatico alla tutela delle acque, fino alla salvaguardia delle risorse naturali e degli stock ittici ormai al collasso; i messaggi verranno diffusi anche attraverso una vasta gamma di strumenti Social Media. Con 22 uffici in UE e milioni di sostenitori, il WWF vuole così mobilitare gli eurocandidati e gli elettori con un appello comune per fare in modo che l'Europa continui ad essere capofila nella tutela ambientale e utilizzi le sue risorse in modo più efficiente per costruire un'economia sostenibile per tutti i cittadini dell’Unione.
“L’ambiente può essere il trampolino di lancio per il futuro dell’Europa – dichiara Dante Caserta, Presidente del WWF Italia – e la green economy la chiave per uscire dalla crisi economica. L'Unione Europea ha il potere di condurci in una nuova era – quella in cui produciamo e consumiamo pensando ad un Solo Pianeta. Questa è l'unica strada percorribile per proteggere le nostre risorse naturali e garantire, allo stesso tempo, stabilità economica e occupazione. Sono proprio i deputati che vinceranno le elezioni ad avere il potere di votare su questioni chiave e rendere questa trasformazione una realtà".
Che la tutela dell’ambiente sia una priorità lo pensano anche gli stessi cittadini d’Europa, ben il 95% di essi mentre l‘81% pensa che la legislazione ambientale comunitaria sia necessaria per proteggere l’ambiente (Eurobarometro): la Campagna online del WWF permetterà a tutti i cittadini di conoscere il punto di vista dei propri candidati su una vasta gamma di priorità ambientali, un servizio semplice e immediato per scegliere la persona giusta quando dovranno votare chi li rappresenterà al Parlamento Europeo. L’impegno del WWF sarà anche quello di lavorare con il nuovo Parlamento europeo nel corso dei prossimi cinque anni per garantire che questa forte alleanza per l’ambiente vada avanti.
I 751 deputati del nuovo Parlamento europeo avranno il potere di decidere sulle politiche sul commercio, l'energia, la pesca, lo sviluppo, la conservazione della natura e altre aree.
I principali obiettivi politici del WWF per il prossimo Parlamento europeo 2014-2019 sono sintetizzati in un –MANIFESTO: “Parlamento Europeo 2014-2019: Creare una nuova Europa per il Pianeta”
Le priorità del WWF sono in linea con quello che i cittadini europei vogliono:
1. Affrontare il cambiamento climatico - il 90 % dei cittadini europei vogliono che i loro governi aumentino la quantità di energia rinnovabile utilizzata entro il 2030.
2. Passare ad un'economia efficiente nell'impiego delle risorse – l’83 % degli europei concorda sul fatto che l'efficienza delle risorse può incentivare la crescita economica nell'UE.
3. Arrestare la perdita della natura - il 92% degli europei ha paura degli effetti della perdita di natura.
4. Incoraggiare un consumo più sostenibile e sano – L’87 % degli europei vuole che nostre risorse naturali vengano utilizzate in modo più efficiente.
5. Assicurare acque pulite e salubri – Il 73 % degli europei ritiene che l'UE dovrebbe fare di più per affrontare i problemi inerenti l’acqua in Europa
6. Proteggere l'ambiente per il benessere umano a livello mondiale - il 95 % degli europei considera la tutela dell'ambiente come una priorità
7. Garantire un'agricoltura sostenibile - il 93% degli europei chiede sussidi a settori come l'agricoltura e la pesca affinché prendano in considerazione la tutela dell'ambiente
8. Recuperare stock ittici – L’88 % degli europei vuole che il pesce nell'UE provenga da fonti sostenibili e non sovra-sfruttate
9. Fermare i traffici illegali di fauna e flora selvatiche - il 93% dei cittadini intervistati concorda sul fatto che è importante che i prodotti venduti in Europa siano stati legalmente raccolti e scambiati.
Per il WWF è importante anche che in Italia si aumenti la consapevolezza del ruolo che ha avuto finora l’Europa per la difesa dell’ambiente anche nel nostro Paese: cosa sarebbe accaduto in questi ultimi decenni senza le Direttive in difesa delle specie selvatiche o delle acque, senza i limiti imposti dall’Unione sulla presenza di sostanze chimiche negli alimenti, senza la Rete Natura 2000 che ha permesso di salvare habitat preziosi e ancora oggi integri, senza gli obiettivi energetici e a favore del clima?
Anche il futuro non può fare a meno di un’Europa che ‘pensa al Pianeta’: in un momento in cui l’Europa economico-finanziaria deve fare i conti con i vincoli del Patto di Stabilità e Crescita, il WWF si è attivato affinché i cittadini che andranno a votare siano consapevoli che nei prossimi 5 anni si dovranno fare scelte decise verso la sostenibilità e per ridurre l’impronta ecologica dell’Europa (per mantenere il nostro stile di vita sarebbero necessari 2,8 pianeti) e a sostegno di soluzioni economiche più innovative ed efficienti, in grado di assicurare posti di lavoro e prosperità alle nuove generazioni (sono 5 milioni i posti di lavoro che potrebbero essere creati raggiungendo gli obiettivi della UE al 2020 su clima e energia; sono 14,8 milioni i posti di lavoro garantiti già oggi in Europa dalla tutela della biodiversità e dai servizi garantiti dagli ecosistemi).
“Come ambientalisti non possiamo che essere d’accordo con il Presidente del Consiglio Renzi, quando davanti alle Camere chiedendo la fiducia al Governo, ha detto come sia importante che l’Italia definisca una proposta valida per i prossimi 20 anni, partendo dal riconoscimento e dal rilancio del ruolo che l’Europa ha nel mondo. La richiesta del WWF nella sua campagna per le elezioni e il semestre europeo è che si crei una nuova Europa per il Pianeta ha continuato Dante Caserta - Occorre però capire come questo si concili con le nostre scelte che in campo energetico continuano a garantire sussidi perversi ai combustibili fossili, nonsostengono sistematicamente lo start up delle imprese verdi e non affrontano il problema della fiscalità ambientale, spostando il carico fiscale dal lavoro all’utilizzo delle risorse naturali. Nessun riconoscimento inoltre nella contabilità pubblica al valore del capitale naturale e non tutelano efficacemente la biodiversità” .
Per il WWF il Governo deve essere convinto della Ri/Conversione ecologica della nostra economia più volte proposta dall’Associazione, proprio perché avrà la grande responsabilità di rappresentare l’Europa nel semestre di presidenza dell’Unione, quando il Parlamento e la Commissione europei si saranno appena insediati. Ulteriore opportunità verrà anche dagli appuntamenti importanti su scala globale, come la COP 20 sulla biodiversità di ottobre 2014 in Corea del Sud, la COP 12 sul clima a dicembre 2014 in Perù e in occasione della sessione speciale sul clima dell’Assemblea generale dell’ONU il 23 settembre 2014 e del Congresso Mondiale IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) sui Parchi del 12-19 novembre 2014.
“O l’Italia sarà convinta della ineludibilità, prima di tutto su scala nazionale, del Green Deal per uscire dalla crisi o rischia di non essere all’altezza delle sfide che si è posta su scala Europea”, conclude Dante Caserta.
VERSO LA CAMPAGNA: IL PROGRAMMA DI INCONTRI
In Italia la costruzione della Campagna Europa per il Pianeta è partita a febbraio, con un fitto programma di incontri che ha visto il WWF confrontarsi con tutti i principali partiti, movimenti e liste . Negli incontri è stato presentato il Manifesto che contiene valutazioni dettagliate e dati economici sui costi/benefici delle scelte in campo ambientale e 28 specifiche proposte di legislatura. Il WWF ha anche preso contatti sul Semestre di Presidenza Italiana dell’Unione Europea e ha finora avuto incontri con i Ministeri degli Affari Esteri, dell’Ambiente, del Lavoro, delle Politiche Comunitarie.
Fonte: WWF