“Investire nella raccolta differenziataraccolta differenziata
Raccolta di rifiuti raggruppati per tipologia (per esempio, carta, vetro, plastica) al fine di riciclarli rendendo più facile lo smaltimento e valorizzando il rifiuto stesso come materia prima. Ogni Comune stabilisce le modalità di raccolta. e nel ricicloriciclo
Operazione grazie alla quale è possibile recuperare un materiale avviandolo a trattamenti specifici per poterlo riutilizzare. dei rifiuti è un’opportunità non solo ambientale, ma anche di tipo economico che non possiamo perdere”.
Lo ha sottolineato il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti nel corso dell’inaugurazione di ‘Recycling Tube’, iniziativa realizzata negli spazi di Expo Milano 2015 da Conai, il consorzio nazionale per il recupero degli imballaggi.
“L'economia del futuro non produrrà scarti ma recupererà tutti i materiali – ha aggiunto il Ministro - E’ una rivoluzione culturale, quella dell’economia circolare, che manderà definitivamente in pensione l’economia figlia della prima rivoluzione industriale, che consumava risorse illimitatamente e produceva scarti che inquinavano”.
Galletti ha evidenziato che in Italia il 40% dei rifiuti finisce ancora in discarica, “uno spreco di risorse inaccettabile ed una minaccia all’ambiente intollerabile. Il mio impegno da Ministro dell’ambiente – ha sottolineato - è quello di ridurre al minimo i rifiuti conferiti ancora in discarica: l’obiettivo per un paese civile come l’Italia dev’essere zero-discariche”.
“Un obiettivo – ha aggiunto il Ministro – da raggiungere anche grazie all’aiuto dei sette presidenti di Regione appena eletti. Da loro mi aspetto collaborazione, determinazione e impegno sui temi di ambiente e rifiuti, perché l’economia va verso il riciclo dei rifiuti, e dall’economia circolare possono arrivare 600.000 posti di lavoro. Si tratta dunque di un’opportunità non solo ambientale, ma anche economica che non possiamo perdere”.
Non è poi mancato un accenno al tema dell’educazione ambientale nelle scuole: “Il Governo vuole guidare il Paese verso i più alti standard europei – ha concluso Galletti - ma per farlo serve innanzitutto una profonda rivoluzione culturale, che parta dall’insegnamento ai ragazzi nelle scuole e guardi alle grandi eccellenze che abbiamo in Italia nel recupero e nella rigenerazione dei materiali”.
Fonte: MinAmbiente