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09/02/2015 - Risparmi per 2,7 miliardi sulle bollette elettriche: vanno a segno le misure del Decreto Competitività

Creato il 09 febbraio 2015 da Orizzontenergia

Con il “taglia bollette” e le altre agevolazioni le Pmi spenderanno 1,7 miliardi in meno (riduzione compresa tra l’8,5 e il 10%). Benefici significativi per le famiglie

Risparmi per quasi 2,7 miliardi sulla bolletta elettrica, di cui circa 1,7 miliardi a beneficio delle Pmi. Il rimanente miliardo a favore dei consumatori. I dati elaborati dal Ministero dello Sviluppo Economico lo dimostrano chiaramente: l’impegno che il Governo si è assunto per favorire la competitività attraverso la riduzione degli oneri di sistema che gravano sulla bolletta elettrica è andato a segno e gli effetti sono già nero su bianco. Grazie al “taglia-bollette” contenuto nel Decreto Competitività e agli altri provvedimenti attuati, imprese e famiglie spenderanno nel corso del 2015 molto meno. Nel dettaglio, per le imprese il minore esborso determinato dal “taglia bollette” ammonterà a 910 milioni mentre per le famiglie sarà pari a 313 milioni. Le ulteriori misure varate impatteranno positivamente per 771 milioni sulle aziende e per 694 milioni sui consumatori. 
Sono numeri molto positivi: i provvedimenti attuati per incidere sui costi energetici delle imprese insieme ai segnali molto incoraggianti che arrivano dagli investimenti in nuovi macchinari rappresentano un’ulteriore prova che le scelte del governo per aumentare la competitività delle imprese vanno nella giusta direzione”, ha detto il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi. 
La manovra dispiegherà i propri effetti complessivi, con gradualità, nel corso del 2015. Ulteriori riduzioni della spesa deriveranno, oltre che dal pacchetto a favore delle Pmi, da altre misure su componenti regolate della bolletta e da interventi pro-concorrenza sul mercato elettricomercato elettrico
Mercato dove si effettua l'acquisto e la vendita di energia elettrica attarverso un sistema di contratti bilaterali o attraverso la borsa elettrica. Il prezzo viene determinato dall'incontro tra la domanda e l'offerta di energia elettrica da parte dei vari operatori che vi partecipano.
. I consumatori beneficiano inoltre del calo dei prezzi dei combustibili impiegati per la produzione elettrica e di una riduzione del costo del dispacciamentodispacciamento
Energia elettrica:
Attività di gestione, istante per istante, dei flussi di energia elettrica consumata e dei flussi di energia elettrica prodotta in modo da garantire un costante equilibrio tra domanda e offerta. L'energia elettrica, infatti, è un bene che non si può immagazzinare, quindi a fronte di una richiesta deve esserci necessariamente un punto di produzione in tempo reale. Queste operazioni, molto complesse, sono svolte da Terna.
Gas naturale:
Attività di gestione del sistema di trasporto e distribuzione del gas per rendere disponibile, in qualsiasi momento e in ogni punto della rete, la quantità di gas richiesta.
. L’Autorità per l’Energia elettricaEnergia elettrica
Forma di energia ottenibile dalla trasformazione di altre forme di energia primaria (combustibili fossili o rinnovabili) attraverso tecnologie e processi di carattere termodinamico (ovvero che coinvolgono scambi di calore) che avvengono nelle centrali elettriche. La sua qualità principale sta nel fatto che è facilmente trasportabile e direttamente utilizzabile dai consumatori finali. Si misura in Wh (wattora), e corrisponde all'energia prodotta in 1 ora da una macchina che ha una potenza di 1 W.
e il gas stima che i due fenomeni incideranno sulla spesa di una famiglia tipo (3 kWkW
Unità di misura della potenza equivalente a 1.000 Watt.
di potenzapotenza
Grandezza data dal rapporto tra il lavoro (sviluppato o assorbito) e il tempo impiegato a compierlo. Indica la rapidità con cui una forza compie lavoro. Nel Sistema Internazionale si misura in watt (W).
impegnata e consumi pari a 2700 kWhkWh
Unità di misura dell'energia elettrica equivalente a 1.000 Wh (wattora), ovvero 1.000 W forniti o richiesti in un'ora.
/anno) per circa il 3% nel primo trimestre. Ne deriva uno scenario di riduzione complessiva della fattura energetica, con effetti notevoli a beneficio della competitività delle imprese e dei redditi delle famiglie. La riduzione per le Pmi non energivore è ancora più significativa: su base annua si stima attorno all’8-10% in media, sebbene possano esserci differenze tra impresa e impresa.
L’aggiornamento tariffario, definito dall’Autorità per l’energiaenergia
Fisicamente parlando, l'energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L'unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J)
elettrica e il gas, tiene quindi conto dei primi effetti delle diverse misure adottate dal Governo e dal Parlamento, in particolare con il DL 91/2014 (Decreto Competitività) che indirizza buona parte delle azioni a favore delle Pmi  non energivore, che godono di specifiche agevolazioni, fornite in media tensionetensione
Grandezza fisica che rappresenta l'energia necessaria a far fluire una carica elettrica tra due punti, per creare una corrente. Nel Sistema Internazionale si misura in Volt. Le linee elettriche possono essere ad altissima tensione (tensione nominale superiore a 150 kV), alta tensione (compresa fra 35 e 150 kV), media tensione (compresa fra 1 e 35 kV) e a bassa tensione (tensione inferiore a 1 kV).
  e di quelle in bassa tensionebassa tensione
Tensione inferiore a 1000 V in corrente alternata ed inferiore a 1500 V in corrente continua.
con potenza disponibile superiore a 16,5 kW, categorie finora non interessate da particolari facilitazioni. Sulla base dei dati aggiornati sul numero di Pmi beneficiarie delle misure e sui relativi consumi di energia elettrica, indicati dall’Autorità, e facendo riferimento ai soli interventi sulle componenti regolate delle tariffe già avviate all’inizio del 2015, le misure messe in campo, comprese quelle con effetto una tantum, equivalgono a un risparmio medio di 740 euro su base annua per le 845.000 imprese in bassa tensione con potenza superiore a 16,5 kW e di circa 10.500 euro su base annua per le 100.000 imprese in media tensione non energivore. Considerando che per le Pmi il costo dell’elettricità sia pari a quello definito dall’Autorità per l’applicazione delle agevolazioni alle imprese energivore, i suddetti risparmi corrispondono a una riduzione media percentuale del 8,5% per le imprese in bassa tensione e del 10% per le imprese in media tensione. 

Il beneficio non sarà cumulabile, a regime, con le agevolazioni attualmente previste a favore delle imprese ad elevata intensità energetica.

09/02/2015 - Risparmi per 2,7 miliardi sulle bollette elettriche: vanno a segno le misure del Decreto Competitività

Fonte: MiSE

 

  


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