1. Brice Cento

Creato il 18 gennaio 2011 da Fabry2010

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Brice Cento si sta chiedendo cosa faccia di un’opera letteraria un’opera letteraria: di imbrattacarte ce ne sono tanti, soprattutto in tempi come questi, in cui computer, ipad, iphone, permettono di scrivere qualsiasi cosa in qualunque momento, e il mondo rischia di trasformarsi in un deposito mostruoso di parole di cui nessuno riesce più a trovare il filo. Sta passeggiando lungo un viale di campagna, largo, incorniciato da due teorie di ulivi. Ai bordi della strada ci sono foglie ammucchiate secondo geometrie precise; oltre gli alberi, due barriere di legno separano il sentiero dalla campagna aperta, dove s’intravedono gruppi di pecore che brucano protette da un cane pastore bianco come loro. Brice sa bene che la vita non è così composta come appare in quest’angolo di mondo: la sua azienda scalcinata fa acqua da ogni parte, il suo vice sembra uscito da un reparto di casi gravi al Cottolengo, è circondato da collaboratori che gareggiano per creare problemi dove non esistono. Solo in mezzo a questi ulivi, fra le due balaustre, sfiorando le foglie accartocciate dall’autunno e disposte in mucchi distribuiti in quantità perfettamente uguali riesce a trovare un equilibrio, una sosta allo stress della corsa quotidiana, sempre tesa allo spasimo per chiudere le falle, riparare le brecce che si aprono a causa dell’inettitudine arrogante dei personaggi che gli gravitano intorno. I rifugi rimasti sono questo viale – unica porzione di mondo in grado di sottrarsi al caos – e la letteratura  in cui sprofonda appena può, cercandovi uno spazio e un tempo alternativi in cui rintracciare qualcosa di umano e, forse, di divino. Per questo si sta chiedendo cosa faccia di un’opera letteraria un’opera letteraria: per estendere il principio di una logica plausibile alle sue giornate isteriche, vittime di un’entropia inquietante e inevitabile. E’ talmente concentrato che non si accorge di un uomo alto e brizzolato che lo segue costeggiando gli ulivi, pronto, almeno sembra, a nascondersi dietro un fusto secolare appena Brice si volti per verificare il cammino compiuto fino a quel momento.



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