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1° febbraio e la Repubblica delle italiane

Creato il 01 febbraio 2013 da Femina_versi @MicaelaTweets

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Era l’inizio del 1945 e l’Italia si trovava ancora in piena guerra: era divisa ed il Nord sottoposto all’occupazione tedesca.

Il secondo governo Bonomi – su proposta di Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi –  con il Decreto Legislativo Luogotenenziale n. 23 del 2 febbraio 1945 (datato 1° febbraio 1945),  promulgava l’“Estensione alle donne del diritto di voto”.

Un diritto acquisito dopo millenni di sottomissione a società patriarcali. Un diritto che ci riconosceva finalmente un’esistenza sociale; un diritto che sta alla base della partecipazione politica di una qualsiasi civiltà democratica. Un diritto che nasceva dalle strenue lotte delle donne in Europa ed in America e dal riconoscimento del grande contributo delle stesse in Italia durante la guerra.

Eppure, benché da 68 anni godiamo di questo fondamentale diritto, siamo ancora oggi costrette a votare sostanzialmente uomini e le loro relative politiche.

Sul versante dei diritti ai maschi non è andata comunque meglio: in Italia il suffragio universale (maschile) fu introdotto solo dal 1912 e man mano vennero elaborate modifiche ed ampliamenti. E anche loro si trovano a votare personaggi che spesso non li rappresentano minimamente.

Segno che la nostra democrazia è ancora molto giovane e che c’è ancora molta strada da percorrere per diventare in grado di generare una reale e profonda dialettica capace di portare ad una civile e tollerante pratica democratica, interna ed esterna al paese.

Segno che non basta metter su carta un diritto perché questo si concretizzi; segno che i diritti li costruiamo noi tutti con la bontà (scusate la parolaccia) delle nostre azioni, con i credo che escono dall’alveo dei fumosi ideali per diventare concretezza. Quotidiana concretezza.

Da tutto ciò l’italico paese è molto, troppo lontano. E la campagna elettorale in corso, con tutto ciò che la circonda, ne è infatti una tristissima testimonianza.

Mi è stato concesso un diritto, ma mi rendo conto che mi è ancora negata la possibilità di esercitarlo con pienezza e dignità.

voto donne

foto fonte web


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