Il primo gennaio di ogni anno i cattolici celebrano la giornata mondiale della pace: si tratta di una ricorrenza che appartiene alla chiesa cattolica e nasce prima ancora della giornata internazionale della pace, istituita nel 1981 dalle Nazioni Unite con cadenza annuale al 21 settembre.
Questa giornata mondiale della pace invece è stata deliberata dal papa Paolo VI nel dicembre del 1967, quindi circa con 14 anni di anticipo rispetto a quella dichiarata dalle Nazioni Unite.
La prima giornata mondiale della pace nel mondo cattolico è stata dunque celebrata il 1° gennaio del 1968: un periodo storico in cui indubbiamente gli ideali di pace nel mondo erano parte essenziale dei temi più profondamente sentiti soprattutto in alcuni gruppi ed alcune tendenze culturali molto diffuse tra i giovani.
Non più schiavi ma fratelli
Quest'anno papa Francesco, in occasione della 48° celebrazione ha voluto dedicare la riflessione sulla pace anche al tema dell'equità ed uguaglianza tra gli uomini: "non più schiavi, ma fratelli".
La guerra infatti non è solo quella delle armi, ma anche quella delle disuguaglianze, della fame e quindi della sopraffazione dell'uomo sull'uomo, la guerra è quella della violenza, comunque espressa, che crea ingiustizia, sopraffazione e schiavitù.
Il pensiero di Francesco e la riflessione che il papa vuole proporre al mondo cristiano va alla sofferenza di bambini, quelli che subiscono i traumi delle guerre, ma anche quelli che non sopravvivono alla povertà ed alla denutrizione e quindi al sacramento del battesimo sul quale ciascuno viene invitato a riflettere per ricordarne con precisione la data, ma forse anche per ricordarne il significato più profondo che esso ha nella chiesa, come primo riconoscimento di una creatura quale membro di una comunità cristiana fondata sui valori di pace, uguaglianza e fratellanza fra gli uomini.