Magazine Diario personale

1° gennaio 2023

Da Aquilanonvedente

uomo leggenteSecondo la penultima legge sulle pensioni, questa sarebbe stata la prima data utile nella quale avrei potuto andare in pensione, con il precedente sistema delle “quote“.

Considerato che la cosiddetta scienza medica ci dice che oggi si è vecchi oltre i settant’anni, avrei potuto sperare in almeno una decina d’anni prima del rincoglionimento, da trascorrere beatamente tra letture, giardinaggio, cucina, qualche viaggio e forse anche un po’ di scrittura.

La cosiddetta “legge Fornero” ha allungato la mia età lavorativa di circa cinque anni (se tutto va bene, perché a questo punto di certezze ce ne sono pochine). Considerato che ho a che fare con continui ingarbugliamenti normativi e aggiornamenti informatici, cinque anni in più di lavoro accelereranno il mio rincoglionimento, così potrò usufruire, sì e no, di due-tre anni di lucidità mentale.

Ergo, se dovesse arrivare alle urne il referendum sulla legge Fornero, io non sarò uno di quelli che si daranno le martellate sui coglioni, ma voterei sì all’abrogazione dei nuovi limiti di età introdotti nel 2011 dalla ministra piagnona.

Ciò mi darebbe la possibilità non soltanto di andare in pensione, ma anche di usufruire della liquidazione, da unire ai miei modesti risparmi per emigrare in un paese più serio e sperare in un futuro migliore per mia figlia.

Al di là di questi anni



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