Azzurri rinunciatari, il Milan fa la partita e segna con Virdis al 36′ sugli sviluppi di un calcio piazzato. Diego però su punizione rimette tutto a posto e all’intervallo si va in parità. I rossoneri devono ripartire da zero? Assolutamente, no. Al rientro dagli spogliatoi il diavolo scende con ancora più convinzione in campo e con Van Basten per Donadoni. I due gol intorno alla mezzora sono la conseguenza della superiorità espressa: Virdis incorna di testa un cross di Gullit al minuto 68′, Van Basten in contropiede fa 3-1 otto minuti dopo. Il Napoli non si scuote, Careca accorcia le distanze quasi per caso e il fischio finale sancisce vittoria, sorpasso e scudetto di nuovo in casa del diavolo a nove anni di distanza.
La camorra che non sarebbe riuscita a pagare le scommesse in caso di scudetto al Napoli, il tradimento di Bagni, Garella, Giordano e Bianchi che a fine stagione faranno le valigie, il semplice stress di esser stati al comando per 50 domeniche consecutive. Su quella inaspettata débacle del Napoli si scriverà e si dirà molto. Fatto sta che alla fine di quel 1° maggio 1988 il Milan di Sacchi esce dal San Paolo tra gli applausi del pubblico avversario e con in mano le chiavi per costruire un ciclo.
federico