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10-01-2012 Processo Sarah Scazzi: Sabrina in lacrime

Creato il 10 gennaio 2012 da Videodelgiorno @videodelgiorno

10-01-2012 Processo Sarah Scazzi: Sabrina in lacrime

E’ cominciato oggi, nel tribunale di Taranto il processo per il Delitto di Sarah Scazzi. La ragazzina di Avetrana uccisa il 26 Agosto 2010, e ritrovata dentro ad un pozzo nelle campagne del paese la notte tra il 6 e 7 ottobre 2010. Gli indagati sono 9, tra cui solo due detenuti per l’accusa di omicidio, Sabrina Misseri detenuta dal 15 Ottobre 20120, e Cosima Serrano, detenuta dal 26 Maggio 2011, madre e figlia, rispettivamente cugina e zia della vittima. Ricordiamo che Sabrina è stata accusata dal padre Michele Misseri, che inizialmente si era autoaccusato dell’omicidio ed ha portato anche gli inquirenti nel luogo del ritrovamento della povera Sarah. All’entrata del tribunale c’era una schiera di persone che protestavano contro la speculazione che c’è stata intorno a questa tragedia “sulla morte di Sarah avete speculato ma del nostro inquinamento non avete mai parlato”. La mamma della vittima Concetta, prima dell’inizio dell’udienza ha espresso quello che si aspetta “spero che Sabrina confessi e racconti tutta la verità, ma davvero la verità. Se pungolata bene penso lo possa fare, è più fragile psicologicamente. Cosima invece no“. In aula erano presenti le due detenute, Sabrina e Cosima, in una cella alla sinistra della Corte di Assise. Presente Michele Misseri accusato di soppressione del cadavere insieme a Carmine Misseri suo fratello e Cosimo Cosma, suo nipote. Accusati per favoreggiamento sono Antonio Colazzo, Giuseppe Nigro, Cosima Prudenzano, mentre l’ex avvocato di Sabrina, Vito Russo è accusato di favoreggiamento e intralcio alla giustizia. In aula all’inizio del processo Sabrina Misseri scoppia a piangere più volte, la ragazza chiede di non essere fotografata e chiede che non ci siano telecamere durante il processo. Il suo avvocato Nicola Marseglia spiega “L’attenzione mediatica può inficiare il processo e non c’è alcuna rilevanza sociale”. La Corte d’Assisi dopo un’ora e mezza di consiglio stabilisce che le riprese del processo possono essere trasmesse solo dopo la sua chiusura e gli imputati Cosima Serrano, Sabrina Misseri, Carmine Misseri, Antonio Colazzo e Cosima Prudenzano, non possono essere ripresi dalle telecamere. Le riprese sono autorizzate alla trasmissione di RaiTre “Un giorno in pretura”. In aula erano presenti anche i familiari della vittima, la mamma Concetta Serrano, il padre, Giacomo Scazzi, e il fratello Claudio. Articolo di Fedora Di Gregorio.

 


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