Io che sono un uomo di cultura, ho imparato a leggere. E leggendo i numerosi libri che sono nella biblioteca della mia città, ho scoperto aneddoti, detti e fatti legati al Ferragosto. Ve ne propongo una decina, quelli più interessanti e bizzarri, tutti veri come le mie convinzioni.
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Presso la chiesa delle vergini slabrate di Lucca, nel giorno di ferragosto, il curato esercita le sue funzioni indossando gli occhialetti da sub.
A ferragosto, fino a qualche decennio fa, era obbligatorio l’uso delle ginocchiere per chi saliva negli autobus.
Nel 1967 durante il giorno di Ferragosto, tre studenti di Bologna incendiarono un’auto della polizia per scherzo. Una volta arrestati i tre dissero che era stato Satana ad ordinar loro di farlo. E la polizia li lasciò andare e si mise sulle tracce di Satata.
Un divertente passatempo per Ferragosto è quello di inseguire le galline in un’aia tentando di catturarle. Stando ben attenti al contadino.
Nel gioco delle tre puzzole morte, il giocatore perdente deve infilare le narici nella bocca dell’animale deceduto, aspirare e raccontare quel che vede. Spassosissimo.
Nel giorno di Ferragosto presso Sermoneta, è usanza rivestire di carta stagnola le gambe della donna più anziana del paese. Poi metterla sulla brace per tre minuti contornata di patate. Se rimane in vita dopo la tortura, la donna verrà idolatrata dai cittadini per un anno. Se l’anno successivo sarà ancora in vita e resisterà nuovamente al rito, verrà beatificata in loco ed ogni paesano dovrà donarle un assegno di dieci euro in monete d’oro.
Il ferragosto ebraico è festeggiato con balli, orge di gruppo, bevute ed assunzioni di droghe. E si festeggia in Salento.
Durante la giornata di ferragosto, i tarli si riuniscono per programmare il da farsi autunnale.
Ai tempi di Giulio Cesare, nel giorno di ferragosto, i sosia dei personaggi famosi avevano il privilegio di poter vivere per un giorno come se fossero veramente personaggi famosi. E poi a fine giornata venivano uccisi a colpi di cocomero perché sapevano troppe cose.
Nel 43 A.C. a ferragosto non lo sapevano che era ferragosto.
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DETTI E PROVERBI
Ferragosto, mosto mio non ti conosco.
Una mela a ferragosto, leva il medico di torno.
Ferragosto è come il pane, più è fresco e meno è duro.
A ferragosto ogni scherzo vale. A carnevale, uguale.
Tutti per uno, uno per tutti. Ma solo a ferragosto.
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