Abbiamo visto a porte chiuse una presentazione di Yakuza Kiwami
La serie di Yakuza è ben presto diventata un cult nel suo paese Natale, il Giappone, al punto da produrre quasi un titolo ogni anno tra iterazioni principali e spin-off - non tutti arrivati in occidente - e riscuotere sempre un discreto successo in termini di critica e di vendite. Per molti ha rappresentato il seguito spirituale di Shenmue, diverso per atmosfera e "tratto" utilizzato (il capolavoro di Yu Suzuki si rifà all'immaginario cinese) ma egualmente un'avventura con dita d'azione, ambientata inizialmente nel quartiere a luci rosse di Tokyo, denominato Kabukicho, e in grado di proporre combattimenti spettacolari, tante attività collaterali e una storia appassionante legata attorno alla mafia giapponese. In questo 2015 ricade il decimo anniversario della saga, che ha visto la sua genesi canonica - in realtà è iniziata prima con sperimentazioni e spin-off - col capitolo che ha fatto la comparsa nel 2005 su PlayStation 2, e che con calma olimpionica è arrivato anche in Italia assieme ai sottotitoli in lingua nostrana.
twittalo! Yakuza Kiwami sarà la riedizione del primo capitolo uscito 10 anni fa: lo abbiamo visto per voi
Dove tutto ha avuto inizio
Le avventure originali di Kazuma Kiryu vedranno nuovamente la luce grazie a Yakuza Kiwami, remake/remaster in uscita il 21 gennaio 2016 in Giappone, speriamo entro l'anno anche da noi. Su PlayStation 3 e PlayStation 4, con un comparto grafico notevolmente migliorato e anche con l'aggiunta di un nuovo scenario al tempo non incluso da parte degli sviluppatori. Noi abbiamo assistito ad una presentazione a porte chiuse del gioco, la quale purtroppo per metà è stata dominata da grandi chiacchierate in giapponese stretto condite da Kanji ad effetto a sottolineare le caratteristiche più eclatanti del gioco.
Per fortuna abbiamo avuto modo di apprezzare anche diverse sequenze del gioco, ed effettivamente l'adattamento tecnologico è davvero evidente, con i modelli dei personaggi paragonabili a quelli di Ryu ga Gotokou (purtroppo non annunciato in occidente), ovvero dotati di un'ottima mole poligonale e definizione, assieme a discrete animazioni facciali seppure poco realistiche. Anche i fondali sono stati rielaborati completamente, e adesso sono parecchio più definiti, chiari e privi di aliasing evidente; soprattutto su PlayStation 4, versione che girerà ad una risoluzione pari a 1080p e fluidità maggiore rispetto alla precedente console. Insomma, l'opera di lifting è avvenuta con successo, e seppur si tratta di un titolo a cavallo tra due generazioni, con la base di partenza vecchia di 10 anni, il primo Yakuza sembra presentarsi in una forma adeguata e in grado di incuriosire tutti quelli che non hanno giocato il capitolo originale oppure vogliono ripercorrere le gesta di Kazuma Kiryu. Abbiamo poche informazioni invece sul nuovo scenario e i contenti aggiuntivi che verranno inseriti all'interno di Kiwami, ma SEGA ha confermato che saranno molto corposi e copriranno alcuni buchi di sceneggiatura dell'originale, non implementati per mancanza di tempo e risorse. Anche il comparto musicale verrà potenziato con brani strumentali e vocali, oltre che rimasterizzando quelli originali; dulcis in fundo, sarà presente anche un mini gioco inedito, dal nome inquietante di "Insect Queen Female King". Siamo molto contenti di poter rigiocare Yakuza in una veste grafica aggiornata e potenziata dal punto di vista contenutistico, anche perché rimane ancora tra i migliori della serie; il momento più eccitante è avvenuto però quando alla fine della presentazione c'è stato un piccolo teaser di Yakuza 6: un personaggio anziano si è girato verso lo schermo, denotando un dettaglio dell'ambientazione e del volto eccezionali, chiaramente figli di un motore grafico aggiornato e che "girerà" solo sull'attuale generazione di console. Yakuza Kiwami - Videoanteprima TGS 2015