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10 anni in 15 quaderni

Da Kevitafarelamamma @KVFarelamamma
Si, ho sgomberato la mia scrivania in ufficio dopo 10 anni. Ho svuotato i cassetti, selezionato i fogli da tenere o buttare, raccolto gli effetti personali accumulati nel tempo, inviti, foto, mail che avevo stampato chissà per quale motivo, evidenziatori, post-it e biglietti di vario tipo.

Infine, come se volessi ritardare appositamente quel momento, ho preso i miei amati quaderni, allineati in appositi faldoni in ordine cronologico, quasi tutti rosa e con gli anelli.


10 anni in 15 quaderni
Li ho aperti e li ho letti pagina per pagina, cercando di ricordare tra gli appunti presi, le situazioni vissute con i colleghi, il modo in cui è stato svolto un lavoro, le sensazioni provate, la mia vita lavorativa nel corso degli ultimi 10 anni.

Colpo al cuore!

Non avrei mai pensato che potesse capitare a me. In questi anni ho fatto spesso un brutto sogno (tra i ricorrenti): io che piango disperata perché non possono più tenermi e che sento un vuoto pazzesco al cuore.

Probabilmente questo sogno è stato dettato dal mio precariato...

Oggi che lascio veramente il mio posto, i miei colleghi, il lavoro che ho svolto con passione per 10 lunghissimi anni (ricordo ancora la prima mail che ho inviato per comunicare un'opportunità), provo una sensazione strana oltre a una gran emozione, ansia e paura per il nuovo lavoro che mi aspetta.

Sono serena perché sono convinta che i rapporti creati e alimentati nel tempo, se forti e sinceri come io penso, non si perderanno ma anzi si salderanno ancora di più. Mi tranquillizza sapere che passerò comunque ogni mattina davanti alla porta del mio vecchio ufficio (perché quello nuovo si trova nel palazzo di fronte) e che a pranzo potrò vedere le mie amiche e colleghe. Continuerò a sentirmi "a casa", anche se sarò attorniata da altre persone e situazioni e so, inoltre, che basterà un semplice sguardo per comunicare ad alcune persone il mio grande affetto.


Niente succede per caso, mai. 

Ho sentito una nuova spinta e l'ho seguita. 

Ho pensato di dire alcune cose e le ho dette.
Ho immaginato un nuovo modo di lavorare ed esprimere me stessa e l'ho trovato. L'ho immaginato per lunghi mesi, tanto da non meravigliarmi quando ho ricevuto la notizia.

Poi ho letto questo articolo di Silvia Vianello e ho capito.


"Non è la volontà a guidare il successo, ma l'immaginazione...Sono le immagini mentali a dirigere la vita, con un'incidenza di gran lunga superiore alla forza di volontà, che gli cede inesorabilmente il passo."

Niente di più vero.

L'immaginazione non mi ha tradito e oggi, sulla mia nuova scrivania, tengo con cura i miei vecchi 15 quaderni. Spero raddoppino.

Vivy

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