La parola creatività è astratta e di non facile definizione tanto che talvolta può generare diffidenza, perfino sospetto; eppure al giorno d’oggi l’essere creativi sembra divenuta una delle prerogative più importanti nel mondo del lavoro.
Potremmo cercare di definire la creatività come la capacità di elaborare idee nuove ed originali, brillanti, utili a risolvere problemi, a comunicare con gli altri, ad osservare le cose da un punto di vista divergente. Intelligenza, cultura e capacità immaginifica accompagnano ogni atto creativo, in un processo che mette ingioco tutto il nostro essere e la nostra sensibilità.
Se è pur vero che non si può insegnare ad essere creativi, tuttavia si possono fornire alcuni consigli utili a stimolare e gestire al meglio lo sviluppo delle nuove idee.
Ecco dunque un possibile un vademecum di dieci “regole” da tenere presenti.
1 Non fatevi cogliere impreparati
Le idee sono come piccole epifanie, e spesso arrivano quando meno ce lo aspettiamo, a seguito di un’associazione, di una coincidenza, di una rivelazione improvvisa… Non facciamoci trovare impreparati! Carta e penna, un’applicazione notes sul cellulare, il vostro stesso laptop… quale che sia il supporto, premuratevi di avere la possibilità di annotare sempre i vostri pensieri quando si presenteranno.
2 Non scoraggiatevi
Quando andrete a rileggere i vostri appunti, capiterà che quell’idea che sul momento avevate ritenuto essere la più coerente e originale del mondo si rivelerà nella sua mediocrità.
All’80% dei casi, anzi, sarà un’idea che non porterà a nulla, sterile.
Non scoraggiatevi per questo, è del tutto normale! Continuate invece a scrivere e ad annotare con regolarità i vostri pensieri, forti del fatto che, in quel 20%, ci sarà l’idea incisiva e valida che farà al caso vostro.
3 Mettetevi in crisi
Dotatevi di uno sguardo critico.
Mettete in crisi e alla prova le vostre idee e cercate di confrontarvi con gli altri.
Discutete, dialogate, non con tutto il mondo o con un post di massa su Facebook, ma cercando lo scambio con quelle persone del cui giudizio vi fidate. Non abbiate paura di venir scoraggiati dagli altri, né di annichilirvi se non riceverete un feedback sempre positivo. Ricordate invece che da un confronto costruttivo spesso possono generarsi altre idee, mentre quelle persistenti vanno sviluppandosi, prendendo direzioni più precise.
4 Fate esperienza
Che sia leggere un libro, fare un viaggio, concedersi una passeggiata per andare a vedere un posto che non si conosce, visitare un museo… arricchire il nostro vissuto è importante e indispensabile per ogni atto creativo. Proprio perché le idee spesso si creano per associazioni, è fondamentale accrescere il nostro bagaglio di informazioni e di immagini, ricercando nuovi spunti a contatto con il reale e lasciando che il nostro pensiero si faccia in questo senso “sinfonico”.
5 Fate sport
Mens sana in corpore sano, diceva Giovenale.
Per generare idee vitali bisogna sentirsi bene ed essere energici a nostra volta. Non sottovalutate l’importanza dello sport e dei suoi effetti positivi sul cervello. È dimostrato che una buona forma fisica è sinonimo di una capacità maggiore di concentrazione e di memoria, e rappresenta un valido aiuto per ridurre l’ansia, per migliorare prestazioni e rendimento in ambito personale, accademico e lavorativo.
6 Dormite bene
Al tempo stesso, è molto importante dormire sufficientemente e bene. Durante il sonno, infatti, il nostro cervello rielabora e riorganizza le informazioni assimilate durante il giorno. Non è infrequente che un’idea confusa e appena accennata la sera prima, trovi il suo spessore e la sua ragion d’essere all’indomani di una buona dormita.
7 Rispettate il senso del tempo e della disciplina
Se è pur vero che pensiamo alla creatività come a un bagliore improvviso, quasi un’ispirazione, uno stato di grazia fuggevole in cui ogni tanto è dato di abitare, lo è altrettanto il fatto che ogni momento, per quanto libero sia, è fatto di tempo. E il tempo va sempre rispettato, soprattutto nel lavoro. Nel momento in cui cercate di rendere esecutiva un’idea, e dunque nella fase più delicata, quella in cui le intuizioni si trasformano in atti concreti, cercate di fare buon uso del tempo, senza disperderlo. Potete aiutarvi anche con un timer, regolato su intervalli durante i quali cercherete di mantenere la concentrazione solo su quello che state facendo, possibilmente rendendovi irreperibili sia su Internet che al telefono. Vi accorgerete che dal “fare”, e dalla disciplina applicata alla prassi, le vostre idee prenderanno più corpo, generando altre idee.
8 Trovate il vostro spazio
Essere freelance significa spesso poter gestire non solo il tempo, ma anche lo spazio, in piena autonomia. Cercate allora di lavorare in un ambiente stimolante ma tranquillo, magari alternando la concentrazione intima della vostra casa alla vivacità di un caffè. Cercate spazi confortevoli, nei quali vi sentite a vostro agio, accordatevi con quello che vi circonda, e lasciatevi ispirare. Come diceva Conrad, si lavora anche guardando semplicemente fuori dalla finestra…
9 Non rimandate al domani
In America hanno addirittura individuato una categoria specifica di individui, ribattezzandola con il nome di “I’ll do it tomorrow”.
Le statistiche, infatti, parlano chiaramente: sono tantissimi coloro che preferiscono rimandare al domani le proprie attività, assecondando una tendenza che incoraggia ad inibire la creatività, a sospenderla, producendo pause pericolose, nelle quali si può essere portati nel tempo anche a disamorarsi di quello che si sta facendo. Cercate di non perdere la concentrazione e di focalizzarvi piuttosto sulla risoluzione di un compito, anche minimo. Non lasciatevi frenare dall’ansia o dalle difficoltà che si prospettano ma rimanete invece fermi sul vostro lavoro, senza perdere di fiducia in voi stessi.
10 Rischiate
Abituatevi a pensare fuori dagli schemi. Essere creativi significa soprattutto trovare connessioni inaspettate, talvolta anche casuali, tra le cose. Significa sforzarsi per osservare curiosamente il mondo e la realtà che ci circonda utilizzando una prospettiva diversa e non sempre lineare. Non abbiate paura di osare in questo senso. Rischiate, buttate giù le vostre idee lasciando che circolino liberamente. Il momento della valutazione e della riflessione subentrerà in un secondo momento, aiutandovi a giudicare ciò che di buono e realmente valido può essere concretizzato.
Buon lavoro!
Nora Cavaccini
Scrittrice, editor, traduttrice freelance; PhD in Italianistica. Originaria di Roma, ha vissuto in Spagna e a New York. Adesso risiede stabilmente a Berlino da tre anni. Qui lavora, coltiva progetti differenti, collabora con twago e ogni lunedì pubblica un racconto e una mappa sul blog Povera ma sexy Postkarten aus Berlin